VinFast, le auto elettriche made in Vietnam conquisteranno l’Europa?
Nonostante le immatricolazioni siano state 115.827 nel mese di ottobre, la stima generale di gennaio-ottobre sottolinea comunque un calo preoccupante
Il mercato auto da agosto sembra continuare a dare segni positivi, risultati che – in teoria – fanno sperare per una buona ripresa del settore. L’anno del 2021, come anche i mesi precedenti agosto, non era stato molto roseo sul fronte immatricolazioni, ma nell’ultimo periodo estivo queste avevano avuto un rialzo del 5,4%, con a settembre un aumento del 9,9%. Nel mese di ottobre le immatricolazioni, con riferimento ai dati del ministero, sono state del 14,56% in più rispetto allo stesso mese del 2021.
L’Anfia, Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica, commenta così: “Il rialzo risulta condizionato dal confronto con un ottobre 2021 che aveva chiuso a -35,7%, il peggior risultato dello scorso anno, già inficiato dalla pesante crisi dei semiconduttori“.
Un bilancio negativo
Seppur l’atmosfera del mercato auto possa sembrare buona, se si scava più a fondo la situazione risulta diversa. Il presidente del Centro Studi Promotor, Gian Primo Quagliano, si è così espresso: “la situazione del mercato dell’auto resta comunque molto preoccupante. Il bilancio del periodo gennaio-ottobre chiude con un calo del 13,81% sullo stesso periodo del 2021 e del 32,8% sullo stesso periodo del 2019, cioè dell’anno che ha preceduto la pandemia. Se la serie positiva dovesse continuare a novembre e a dicembre, il 2022 potrebbe chiudere con 1.300.000 immatricolazioni. Un livello inferiore del 10,8% a quello del 2021 e del 32,2% a quello del 2019, assolutamente insufficiente per soddisfare la domanda di sostituzione del parco circolante italiano che è tra i più vecchi d’Europa e che nel 2022 è ulteriormente invecchiato“.
L’Unrae si trova d’accordo: “La fragilità dello scenario globale e il rischio di recessione tecnica nell’ultima parte dell’anno dovrebbero impattare anche sul settore automobilistico, portandolo a chiudere il 2022 a circa 1.300.000 immatricolazioni, -10,8% sul 2021 e 158.000 unità in meno, un volume pari a quello di minimo storico che si registrò nel 2013 con 1.304.000 autovetture“, afferma il presidente Michele Crisci.
Federauto pone attenzione sulle autovetture elettriche Bev; queste ad ottobre registrano una flessione del 48,5% (quota 3,2%) e perdono oltre un quarto dei volumi rispetto al cumulato 2021 (-27% e quota annua al 3,6%). Per quanto riguarda Stellantis, questo secondo i dati di Dataforce ha immatricolato in Italia 37.973 auto a ottobre , il 6,5% in più rispetto allo stesso mese del 2021. La quota è del 32,9% a fronte del 35,3%. Nei dieci mesi le immatricolazioni del gruppo sono 391.598, in calo del 18,4% sullo stesso periodo dell’anno scorso, con la quota al 36% rispetto al 38,1%.
03/11/2022
fonte: auto.it
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