Dopo il -5,9% di gennaio, il mercato italiano dell’auto ha chiuso nuovamente con il segno meno anche a febbraio: -8,8%.
162.793 auto contro 178.493, questo il bilancio del mese appena concluso e lo stesso, ma nel 2019. Inoltre, se si vanno a sommare le vendite totali di gennaio e febbraio 2020, c’è un -7,3% (solo 318.545 vetture immatricolate) rispetto ai primi due mesi del 2019. In questi dati non c’è ancora l’effetto che il Coronavirus sta avendo sull’economia automotive.
Segno negativo per quasi tutti i costruttori. Fca perde il
6,9%, Psa il 12,6%, flessione più pesante per Daimler e Bmw: rispettivamente
-31,7% e 10,3%. E ancora Renault e Ford -11,5% e -6,1%.
Non se la passano di certo meglio le compagnie giapponesi (Toyota -8%, Nissan
-18,7%, Honda -16,5%, Suzuki -8,9%, Mitsubishi
-26,4%, Subaru -5,5% e Mazda -3,5%) e coreane
(Hyundai -14,2% e Kia -10,7%). Caduta nei punti percentuale anche per Volvo
(del 25,1%) e Jaguar Land Rover (50,3%). Unici costruttori con il segno
positivo sono Volkswagen (+4,4%) e Tesla (+168,7%).
Per quanto concerne le alimentazioni, il mese di febbraio ha visto un aumento
delle auto elettriche (2.530 immatricolazioni), mentre quelle ibride hanno
superato la soglia delle 18 mila (per la precisione 18.026). +79,9% per le
auto a metano, -29,4% per quelle diesel.