Il Coronavirus potrebbe mietere un’altra vittima nel mondo automotive. L’epidemia, che sta mettendo in ginocchio la Cina dal punto di vista della mortalità (636 morti e 31.161 contagiati), sta pesando anche sull’economia della Repubblica Polare: il paese asiatico è il primo mercato mondiale dell’auto. Dopo le varie chiusure temporanee degli stabilimenti da parte di Toyota, Tesla e Volkswagen, e la cessazione momentanea di alcune linee di produzione da parte di Hyundai per mancanza di materiale, anche Fiat Chrsyler potrebbe riscontrare criticità, come dichiarato al Financial Times dal ceo della compagnia, Mike Manley: “Se la situazione continua a peggiorare ci potrebbe essere il rischio di dovere fermare uno stabilimento in Europa nelle prossime due-quattro settimane. Abbiamo identificato il problema. Ci vorranno tra due e quattro settimane per capire se la fornitura per uno dei nostri stabilimenti in Europa sarà interrotta”. Breve commento a riguardo anche da parte di Richard Palmer, direttore finanziario di FCA: “l’impatto del coronavirus non è calcolabile al momento”. Da ricordare, inoltre, che negli stabilimenti in territorio cinese di FCA la produzione è già sospesa dalla scorsa settimana.
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