I dati diffusi dal ministero dell’Energia (Department of Energy) confermano che gli Stati Uniti progrediscono per quanto riguarda la presenza di colonnine per la ricarica delle auto elettriche. Rispetto a due anni fa le stazioni di ricarica sono aumentate: 20 mila (circa 68.800 prese di cui il 16% sono Fast Charger) contro le 16 mila di allora (43 mila prese).
Il conteggio del Dipartimento include sia punti di ricarica pubblici che privati non residenziali (nelle sedi delle aziende o nei centri commerciali). La California da sola rappresenta un terzo del totale delle unità di ricarica presenti: 22.620 prese di cui 3.065 fast charger. Seguono Florida, Texas e New York con 3 mila ciascuna. Diciotto Stati Usa hanno più di 1.000 prese per la ricarica delle auto elettriche, mentre i “fanalini di coda” sono Alaska (26), North Dakota (36) e South Dakota (94).
Volendo analizzare la situazione del nostro Paese, secondo il rapporto “Le città elettriche” fatto da Legambiente e MotusE, nel 2019 vi sono 2.684 prese nelle colonnine meno potenti e a ben 5.507 nelle colonnine veloci. Queste ultime, però, hanno una distribuzione ben poco omogenea: sono quasi tutte in Lombardia (1.134) e Trentino Alto Adige (709).