“In Italia abbiamo già accordi con molti fornitori: ad esempio, Enjoy, Car2Go, Share&go e, da poco, anche eCooltra. I clienti, attraverso la nostra app, possono scegliere il mezzo di sharing più adatto al loro spostamento, scooter, e-scooter, bici o auto, e rintracciarlo sulla mappa”. Così esordisce Brigitte Courtehoux, direttrice dei Servizi Mobilità e Connettività del gruppo Psa, che spiega quali sono i piani per far evolvere il brand Free2Move.
“Entro il 2019 vogliamo estendere la nostra offerta a 3 o 4 nuove realtà. Per questo analizziamo la densità della popolazione, il comportamento dei cittadini, il rapporto con la smart mobility e la presenza o meno di Uber”. Altro tema trattato è quello della ecosostenibilità del servizio: ““La mobilità Free2Move è e sarà sempre di più elettrica. Concentreremo il nostro business su soluzioni ecologiche non solo di sharing ma anche di leasing, in base alle richieste dell’utente. Stiamo pianificando dei tour in Italia e in Europa per studiare da vicino la geolocalizzazione e la generazione delle infrastrutture. Tramite la nostra applicazione vogliamo mettere a disposizione le informazioni utili per trovare sul territorio le stazioni di ricarica (85mila in tutta Europa)”.
Il servizio non si ferma solo al mercato europeo, anzi anche alla Cina e agli Stati Uniti: “Negli Usa e in Cina abbiamo avuto ottimi riscontri e gli iscritti sono in costante aumento. Per esempio, a Washington ci sono attualmente 600 auto del nostro brand mentre un mese fa ne avevamo meno di 400. Non è un numero altissimo ma in costante crescita. Intendiamo conquistare quella fetta di mercato che è ancora all’oscuro di queste soluzioni. La visibilità del brand dipenderà molto dalla sua diffusione (marketing e pubblicità). Più gli utenti dei mercati extraeuropei vedranno circolare i nostri veicoli e-sharing e più è probabile che inizieranno a interessarsi”.