(alVolante.it – 29/11/2016)
Spaziosa e ben fatta, la suv Volkswagen Tiguan ha uno scatto più che adeguato anche con i 116 CV del turbodiesel più piccolo, il 1.6 TDI. Ma niente cambio automatico, neppure a richiesta. E la visibilità…
Abbiamo già guidato la Volkswagen Tiguan (la suv media della casa tedesca presentata nella primavera del 2016) nelle versioni 2.0 TDI (vedi qui il primo contatto di quella da 190 CV). Adesso, invece, è il momento della 1.6 TDI, appena arrivata nelle concessionarie, che monta un quattro cilindri da 116 CV abbinato eslusivamente alla trazione anteriore e al cambio manuale a sei marce. Studiata appositamente per l’Italia, dove le cilindrate relativamente piccole sono sempre molto apprezzate, è la Tiguan a gasolio meno costosa: a parità di allestimento, fa risparmiare ben 3.800 euro rispetto alla 2.0 TDI da 150 cavalli.
Nell’estetica, la Volkswagen Tiguan non presenta differenze rispetto ai modelli più potenti: lunga 449 cm e larga 184, mostra un buon equilibrio nelle proporzioni, ed è caratterizzata da linee tese e semplici. È, insomma, un’auto “seria” e poco vistosa, moderna ma non futuribile. Anche nell’abitacolo si ritrova un’atmosfera classica e piuttosto “severa”: plancia spigolosa, cruscotto semplice e ben leggibile e, nella consolle centrale, lo schermo tattile di 8 pollici dell’impianto multimediale. La posizione di guida, adatta a persone di ogni statura, è decisamente sopraelevata, con il volante (che ha i tasti sulle razze un po’ troppo piccoli e vicini fra loro) piuttosto inclinato in avanti. Poco riuscite le spie del lunotto termico e dei fendinebbia sulla plancia invece che nel cruscotto: restano fuori dalla visuale del guidatore. Materiali e assemblaggi sono decisamente di buon livello; caratteristici i sedili in tessuto (grigio o nero) con impunture a rombi. A richiesta (2.150 euro) si possono avere i rivestimenti in pelle, nera con fascia centrale arancio.
Abitacolo e bagagliaio: ok per cinque
L’abitabilità è una delle doti della Volkswagen Tiguan: anche cinque persone adulte viaggiano senza costrizioni. Non ci sono problemi neppure per il loro bagagli. Il vano è regolare, ben rifinito e capiente: 520 litri (incluso l’esteso sottofondo, anch’esso ricoperto in feltro) che diventano 615 portando avanti il divano (fino a 18 centimetri). Non mancano, poi, il divano in tre parti reclinabili e il sedile anteriore destro con schienale abbassabile, che consente di ottenere un vano lungo 260 cm. Il portellone è ampio (per 400 euro può avere l’apertura e la chiusura elettriche), mentre la soglia di accesso, a 70 cm dal suolo, non è troppo alta per una suv. Nell’abitacolo non mancano i portaoggetti; peccato solo che le tasche nelle porte anteriori abbiano un’apertura corta, che rende più difficile recuperare quanto depositato.
Ottimo cambio, ma solo manuale
La casa dichiara buone prestazioni per la Volkswagen Tiguan 1.6 TDI: 10,9 secondi nello scatto da 0 a 100 km/h e 185 km/h di punta. In attesa di verificare con una prova strumentale in pista la veridicità di questi dati, possiamo dire che la vettura ha un brio apprezzabile, e che il motore supera senza problemi (anche se con un rombo piuttosto evidente in piena accelerazione) i 4500 giri. Solo le riprese con le marce alte, che sono lunghe (a 130, in sesta, il contagiri segna 2150) paiono piuttosto sonnacchiose. In ogni caso, la guida è gradevolmente fluida. Diversamente dal 2.0 TDI, la cui spinta cresce quasi brutalmente quando il turbo inizia a soffiare sul serio (poco prima dei 2000 giri), questo 1.6 TDI è più progressivo, e facilita una marcia rilassata nel traffico; ci è parsa migliore anche la manovrabilità del cambio a sei marce, ottimo per morbidezza e precisione di innesti. Peccato solo che con il 1.6 non si possa avere il cambio robotizzato DSG (disponbile, invece, per le ben più costose 2.0). Buoni voti meritano anche la precisione dello sterzo e la maneggevolezza, mentre il comfort risente un po’ dei fruscii dell’aria a velocità autostradale. Quanto ai consumi, a fronte dei 20,8 km/litro dichiarati, al termine del nostro giro abbiamo letto nel computer di bordo circa 17: che sarebbe comunque un risultato abbastanza buono.
Pregi > Finiture. I materiali sono di buona qualità e gli assemblaggi precisi . > Guida. L’auto è maneggevole, curva precisa e ha un ottimo cambio. > Spazio. È abbondante, per persone e bagagli; ottima la sfruttabilità del baule.
Difetti > Comandi. Non tutti i tasti sono facili da usare o nella posizione corretta. > Fruscii. A velocità autostradale sono piuttosto evidenti.> Visuale. Sia attraverso il lunotto posteriore, sia quella anteriore verso sinistra, non sono granché.
autore: alVolante.it – 29/11/2016
http://www.alvolante.it/primo_contatto/volkswagen-tiguan-16-tdi-business