L’auto elettrica fa ormai parte dell’immaginario collettivo e la sua diffusione, se pur lenta in alcuni casi, sta diventando un fattore molto importante per il mercato automobilistico, ma soprattutto per combattere il problema delle macchine inquinanti. L’obiettivo dell’Italia, secondo il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli, è quello di arrivare a zero macchine inquinanti entro il 2030, ma ovviamente la realtà è ben diversa. Sarebbe già un successo significante quello di riuscire a rispettare l’asticella posta dal Parlamento europeo, ovvero quello di abbattere del 20% le “emissioni climaterizzanti” prodotte dal settore trasporti (principalmente la CO2) entro il 2024 e il 40% entro il 2030.
Secondo il mobility Report2018, diffuso dall’Energy&Strategy Group del Politecnico di Milano i numeri delle macchine elettriche nel Belpaese sono ancora scarsi in confronto ai valori del mercato europeo e mondiale.Nel 2017 sono state vendute 4287 auto, appena lo 0,24% del totale delle vendite: di queste, 1964 erano full-electric e 2863 erano auto plug-in, ovvero ibride. Sono numeri ben lontani in particolare da Norvegia e Germania, che con 62 mila e 55 mila immatricolazioni sono i primi mercati in Europa. Avanti a noi anche Belgio, Paesi Bassi, Francia, Svezia e Regno Unito: tutti questi paesi insieme formano l’85% dell’intero parco di auto elettriche del Vecchio Continente.
Se andiamo ad osservare i dati del 2018, in Italia, vi è un piccolo aumento. Le auto immatricolate nel primo semestre dell’anno in corso sono 4129, tra elettriche al 100% ed ibride. Questo ci fa capire che questa nuova tipologia sta entrando nel nostro tessuto sociale, ma i nostri numeri sono ancora insignificanti se paragonati al resto del mondo e dell’Unione Europea. Proprio per incentivare l’acquisto di queste auto, il Governo ha varato un piano da 300 milioni per installare 14 mila impianti (EnelX si occuperà di ciò). A questo saranno associati incentivi fiscali per chi deciderà di cambiare il proprio veicolo e passare all’auto elettrica di nuova generazione.