5 tecnologie che cambieranno il tuo modo di guidare

Avete riflettuto su come l’intelligenza artificiale cambierà il nostro modo di guidare? Guida autonoma, batterie più potenti e molto altro ancora sono in arrivo

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Non si fa altro che parlare di IA, l’intelligenza artificiale. La nostra vita è cambiata, sta ancora cambiando ed in un futuro vicino, cambierà ancora. Spaventati? Beh, nel 1984 il regista James Cameron ci anticipò il futuro con il film Terminator. Si svolgeva a Los Angeles, nel 2029, a conti fatti, tra circa 5 anni. Il protagonista era un cyborg assassino dalle fattezze umane, interpretato da un meraviglioso Arnold Schwarzenegger, frutto dell’evoluzione… dell’intelligenza artificiale (se non l’avete visto, ve ne consigliamo vivamente la visione). Naturalmente non è detto che l’IA possa portare solo a del negativo, ma di esempi in libri di fantascienza e film ne abbiamo a centinaia.

Naturalmente non è detto che l’IA debba forzatamente sfociare in qualcosa di negativo. L’IA è così, c’è chi è interessato e pensa possa essere il futuro, chi ne ha “paura”… ma al momento, se applicata alla mobilità, può essere qualcosa di più che positivo. I tempi non sono ancora del tutto maturi, ma i computer sono connessi al web e si scambiano miliardi di informazioni al secondo. Torniamo alle auto, come l’AI cambierà il nostro modo di guidare? Diamo qualche risposta.

Guida autonoma

La prima cosa che viene in mente, parlando di auto ed IA, è la guida autonoma. Se ne discute da anni, e se volete sapere quante sono e cos’è, non vi resta che cliccare su questo link per approfondire l’argomento. Vi diamo che al momento, siamo sul livello 3, ovvero l’auto è in grado di controllare lo sterzo, i freni e l’acceleratore. Chiaramente, il tutto deve essere sotto vigile attenzione di chi sta alla guida dell’autoveicolo. Come è possibile che l’auto faccia tutto questo da sola? Grazie a dei sensori, radar, telecamere, lidar, che elaborano in tempo reale i dati ricevuti, grazie ad una IA capace di prendere decisioni in tempo reale.

Una IA poi apprende, impara, così da adattarsi al meglio nelle future situazioni che si presenteranno. Insieme poi ai navigatori satellitari, e ad altre sorgenti esterne, riesce ad avere delle “funzioni predittive”. Pensiamo al traffico in città, dove l’IA suggerisce strade meno trafficate, tanto per dirne una. Tutto rosa e fiori? No, l’IA in caso di incidente non sarà ritenuta colpevole, sempre perché siamo noi a dover supervisionare il funzionamento della nostra auto, dove sta andando e cosa sta facendo. Non siamo nel nel Regno Unito, dove la responsabilità ricade invece sui costruttori).

Infotainment avanzati

Il futuro non prevede solo la guida avanzata, ma degli infotainment sempre più avanzati e tecnologici. Possiamo ormai asserirlo, ormai siamo abbastanza abituati a vedere anche più di un monitor una volta saliti a bordo dell’auto. Gli strumenti analogici sono considerati quasi preistoria. Bene, sappiate che saranno sempre più presenti, e soprattutto più intelligenti grazie all’IA. Gli assistenti vocali saranno ancora più evoluti, ed un assaggio lo abbiamo con DS, che sta lavorando all’integrazione di ChatGPT.

Tutto questo per arrivare a dei sistemi sempre più rapidi, sempre più veloci, e soprattutto in grado di imparare. Pensiamo ad esempio al proporre dei brani musicali che ci piacciono, tanto per dirne una semplice ed intuibile. Il software, dunque, potrà evolversi nel tempo, senza contare che gli aggiornamenti OTA (over the air) saranno anch’essi più rapidi e precisi.

Check-up automatici

L’IA poi aiuterà noi, come il veicolo stesso. Di cosa parliamo? Di un sistema di diagnostica automatica. L’intelligenza artificiale sarà infatti in grado di controllare il veicolo, tramite una diagnostica precisa ed accurata, e di segnalare e prevenire eventuali danni e malfunzionamenti, così da correre subito ai ripari prima che sia troppo tardi. Questo, ha un significato molto semplice: sicurezza!

Arrivare velocemente alla meta

Un’altra cosa che l’IA velocizzerà, sarà un più facile e veloce raggiungimento della meta. L’integrazione con il navigatore satellitare consentirà all’auto di evitare, per quanto possibile, il traffico, così come economizzare il più possibile in tema carburante/energia elettrica. In sostanza, ciò che già avviene con molte auto elettriche, che forniscono la stazione di ricarica più vicina, magari anche prenotando in automatico la colonnina, così da trovarla possibilmente libera. L’IA sarà dunque in grado di ricalcolare il percorso in base al traffico, ad eventuali incidenti… tutto per diminuire, per quanto possibile, le tempistiche a bordo dell’auto.

Connessione su tutto

Mai sentito parlare di Internet of Things? Se preferite, potete anche chiamarla con l’acronimo, IoT. Cos’è? La risposta è l’internet delle cose, ovvero, ogni oggetto è connesso via web! Di cosa parliamo? Di un frigorifero in rete, così come l’impianto luci dell’appartamento, ovviamente il pc e l’auto, così come uno smartphone ed i vari elettrodomestici connessi. Una rete che scambia miliardi di informazioni, tra cui le smart cities, le città intelligenti.

Procediamo virtualmente con il nostro viaggio, dove appunto le smart cities sono protagoniste, grazie alla connessione di “n” cose. Ovvero? Auto connesse tra loro, che a loro volta “interagiscono” con i semafori, tutto per evitare traffico e sinistri. Senza contare eventuali ostacoli lungo il percorso, o auto ferme per un “x” motivo a lato della strada. Insomma, le nostre automobili, definite V2V, ovvero Vehicle To Vehicle, parleranno sempre più tra loro, in modo da gestire rapidamente ed in maniera autonoma l’inimmaginabile.

Paura del futuro?

Andiamoci piano, molto di ciò che avete letto non è ancora presente, ma futuro. Certo, un futuro non tanto lontano. C’è da avere paura di tutto questo? Beh, parliamo sempre di software realizzati, pensati, concepiti da un uomo. C’è dunque da stare tranquilli? Per ora, sì, a patto che i sistemi siano perfetti. Pensiamo ad un baco, che in automatico fa passare la nostra auto con il semaforo rosso. Ecco, cose del genere dovranno essere limitate al 101%.

La cybersicurezza? Altra bella domanda, visto che sono in ballo miliardi di dati che viaggiano in rete. La privacy dovrà essere mantenuta, ed è per questo che nel 2021 è stato creato un nuovo standard di cybersecurity per auto, denominato ISO 21/434. Dei sistemi, dicono gli esperti… a prova di hacker. Il futuro… è davvero molto vicino.

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16/3/24

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