Costruite solo pochi anni fa, queste super sportive meritano di essere ricordate in quanto esempio eccellente della migliore tradizione manifatturiera di casa nostra. Riscopriamole insieme
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BELLEZZE CHE IL MONDO CI INVIDIA – Se c’è una cosa per cui le macchine italiane, specialmente quelle sportive, sono da sempre note e apprezzate in tutto il mondo, è per la bellezza e l’eleganza delle loro forme. Alcune di loro, in particolare, con il loro fascino senza tempo e oltre le mode hanno contribuito a costruire miti che vanno al di là della loro dimensione automobilistica. La Miura e la Countach per la Lamborghini, la 33 Stradale per l’Alfa Romeo, la 250 e la 275 per la Ferrari, la A6GCS/53 e la 3500 GT per la Maserati, e si potrebbero fare molti altri esempi celebri.
TI FANNO DIRE “WOW” – Ma l’italianità applicata all’auto offre numerosi altri spunti, nutrendosi di slanci talvolta capaci di tradursi in auto uniche nel loro genere: autentiche “chicche” disegnate da stilisti indipendenti o allestite artigianalmente da piccoli atelier, e destinate a rimanere esemplari unici o dar vita a produzioni in piccolissima serie. Nella nostra fotogallery ne abbiamo selezionate dieci che, nonostante la loro relativamente giovane età, forse in tanti hanno già dimenticato. Ma alle quali, nel loro “piccolo”, resta il merito di aver trasmesso al mondo dei motori tutta la nostra arte nel dar vita a un qualcosa di più di una semplice veicolo a motore.
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Puritalia 427
Nata nel 2014 da un’idea dell’imprenditore napoletano Paolo Parente e disegnata da Fabio Ferrante, questa atletica e muscolosa roadster denominata Puritalia 427 s’ispira nelle forme alla mitica Cobra realizzata da Carrol Shelby negli anni ’60. Proprio come la sportivissima due posti che il celebre pilota e costruttore texano ha reso famosa in tutto il mondo, è bassa (125 cm), larga (195 cm) e corta (435 cm). Sotto il lungo cofano anteriore scalpitano 445 CV (che diventano 605 con l’aggiunta, a richiesta, del turbo): a fornirli è un 5.0 V8 di derivazione Ford. La potenza è scaricata a terra sulle sole ruote posteriori da un cambio manuale a sei marce.
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Maserati Alfieri
La Maserati Alfieri è una sensuale coupé presentata in veste di prototipo al salone di Ginevra del 2014. In questa vettura i designer della casa del Tridente hanno colto spunti preziosi per tracciare le forme della nuova GranTurismo. L’amalgama di forme tese morbide conferisce a questa concept un’eleganza squisitamente italiana, e che si riconduce allo stile unico di alcuni tra i più preziosi gioielli della casa emiliana, dalle 3500 GT e 5000 GT degli anni ’50 alla Ghibli e alla Indy del decennio successivo. Ma la prima fonte d’ispirazione è la mitica A6GCS/53 nella sua aggressivissima versione berlinetta del 1954: una citazione a questa autentica meraviglia su ruote, disegnata dal maestro Aldo Brovarone per la Pininfarina, sono i montanti del parabrezza, che appaiono invertiti grazie all’effetto ottico restituito da una linea scolpita che dal cofano si dissolve nella parte superiore delle portiere.
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Maserati Mostro Zagato
Presentata nel 2015 nell’incantevole cornice del Concorso d’Eleganza di Villa d’Este, questa filante e originalissima berlinetta costruita tutta in fibra di carbonio intorno alla meccanica con motore V8 della Maserati Granturismo è il personale omaggio del celebre atelier di Terrazzano di Rho (MI) alla casa del Tridente, che appena qualche mese prima, il 1° dicembre 2014, aveva festeggiato il suo primo secolo di storia. Il nome Zagato Mostro deriva dal soprannome del bolide a cui s’ispira: la celebre Maserati 450S Coupé, progettata da Frank Costin e allestita dalla Zagato con cui il grande Stirling Moss corse la 24 Ore di Le Mans nel 1957.
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Alfa Romeo Disco Volante Spider
Nel 2016, per celebrare i suoi primi novant’anni d’attività, la carrozzeria Touring Superleggera si regala la Disco Volante Spider, una esclusiva roadster a due posti secchi dal chiaro sapore alfista. Sull’architettura della 8C Competizione, gli stilisti dell’atelier milanese plasmano una scocca di indiscusso carattere, individuando una preziosa fonte d’ispirazione nella leggendaria Alfa Romeo C52 del 1952, meglio conosciuta come Disco Volante. Il motore è quello della Maserati GranTurismo più potente, ovvero un 4.7 V8 aspirato da 450 CV.
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Mazzanti Evantra Millecavalli
Presentata nel 2016, con un peso ridotto a 1.300 kg e una potenza di ben 1.000 CV (da cui il nome), è la versione più estrema ed evoluta della Evantra, la supercar svelata dalla casa di Pontedera al salone Top Marques Monaco nel 2013. Il motore 7.0 V8, di derivazione Chevrolet, fa il paio con un raffinatissimo telaio formato da scatolati in acciaio e da una gabbia di tubi in cromo-molibdeno. Impressionanti le prestazioni dichiarate, con una punta massima di 400 km/h e uno scatto da 0 a 100 km/h in appena 2,7 secondi.
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Ferrari SP38 Deborah
Presentata nel 2018 al Concorso d’Eleganza di Villa d’Este, questa affilata e grintosissima berlinetta denominata Ferrari SP38 Deborah fa parte del programma Progetti Speciali con il quale la casa di Maranello confeziona modelli unici per i suoi clienti più facoltosi ed esigenti. La meccanica della 488 GTB si veste di un abito più essenziale e moderno, reso unico da un mix ben equilibrato tra superfici morbide e tese e appendici aerodinamiche. Rimane tuttora un mistero l’aggiunta “Deborah” alla denominazione del modello: stando alla Ferrari, il riferimento è alla speciale tinta rossa della carrozzeria, ma non è escluso che dietro quel nome di donna si celi l’identità della fortunata committente di questa preziosa one-off.
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Alfa Romeo Mole Costruzione Artigianale 001
Disegnata da Umberto Palermo, questa piccola e atletica coupé a due posti secchi è nata nel 2018 dalla collaborazione tra la Adler e la Up Design, compagnia creativa di Moncalieri fondata dallo stesso Palermo. La base della Mole Costruzione Artigianale 001 è quella dell’Alfa Romeo 4C, con il suo motore quattro cilindri “1750” turbo da 240 CV, mentre la carrozzeria, ridisegnata a partire da un foglio bianco, mescola spunti di grande originalità agli stilemi più importanti delle Alfa Romeo Giulia e Stelvio.
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Italdesign Zerouno Duerta Roadster
Svelata nel 2018, come la coupé da cui deriva questa muscolosa e aggressivissima roadster punta tutto sulla leggerezza. La carrozzeria della Duerta, realizzata interamente in fibra di carbonio, ripropone le soluzioni più originali del modello chiuso, come il sistema “Y Duct” del cofano anteriore, volto a ridurre le turbolenze e a schiacciare a terra l’auto alle velocità più elevate. Il motore, un 5.2 V10 da 580 CV, arriva direttamente da Sant’Agata Bolognese: è quello montato dietro i sedili della Lamborghini Huracán.
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Giannini 350 GP4
Con 350 CV e la trazione integrale racchiusi nel “corpicino” di un’Abarth 500, questa sì che è una “piccola bomba”. Il nome Giannini evoca la storica officina romana conosciuta per i modelli della famiglia 500 elaborati a partire dagli anni ’60, ma questo Cinquino tutto muscoli e cavalli, denominato 350 GP4 nato dalla matita di Emanuele Bomboi, è stato messo a punto nel 2019 dalla torinese Gnam, azienda specializzata nell’allestimento di vetture speciali.
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Ares Design Panther
Nel 2020 il mito De Tomaso torna a infiammare gli appassionati grazie a questa supercar “tailor-made”, allestita dalla carrozzeria modenese Ares Design traendo ispirazione dalle forme tese e spigolose della mitica Pantera disegnata da Tom Tjaarda nel 1971. La scocca della Panther, costituta da un mix di alluminio e fibra di carbonio, cela la meccanica della Lamborghini Huracán. Di valore assoluto le prestazioni promesse dal 5.2 V10 aspirato che pulsa dietro l’abitacolo a due posti secchi: da 0 a 100 km/h in appena 3,1 secondi e oltre 325 km/h di velocità massima.
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28/01/2023
fonte: alVolante.it