Chi vuole effettuare la conversione dell’auto in elettrica può beneficiare dei contributi del Bonus retrofit 2022. Tuttavia l’erogazione dei contributi è ferma perché manca la necessaria piattaforma digitale
Proprio in extremis prima della caduta del governo Draghi, il Ministero ha diffuso il decreto attuativo del Bonus retrofit 2022 (decreto MIMS 19 luglio 2022, pubblicato in G.U. il successivo 14 settembre) che regola l’elargizione di un contributo fino a 3.500 euro ai proprietari di veicoli per il trasporto di persone e merci che installano sul proprio mezzo un sistema di trazione elettrica al posto del motore endotermico. La misura, per la quale sono a disposizione 14 milioni di euro, rientra nell’ambito delle disposizioni per promuovere la decarbonizzazione del sistema dei trasporti e favorire la transizione ecologica. Fin qui tutto bene se non fosse che a poco più di un mese e mezzo dalla scadenza del provvedimento, fissata il prossimo 31 dicembre, non risulta ancora attivata la piattaforma necessaria per richiedere il bonus conversione auto elettrica.
CONVERSIONE AUTO ELETTRICA: COSA PREVEDE IL BONUS RETROFIT
Prima di spiegare nel dettaglio cosa sta succedendo, riepiloghiamo in questo e nei successivi paragrafi le caratteristiche del bonus. Il Bonus retrofit 2022 prevede un contributo pari al 60% del costo per la riqualificazione elettrica fino a un massimo di 3.500 euro, a cui si aggiunge un contributo del 60% delle spese relative all’imposta di bollo per l’iscrizione al Pubblico Registro Automobilistico (PRA), all’imposta di bollo e all’imposta provinciale di trascrizione (IPT). Il provvedimento è stato introdotto con la legge n. 156 del 9 novembre 2021, tuttavia è diventato operativo solo adesso con l’emanazione del decreto attuativo del MIMS (oggi MIT). Passaggio niente affatto scontato visto che una misura analoga, approvata nel 2020, era rimasta ‘lettera morta’ proprio per la mancanza del necessario decreto d’attuazione.
TRASFORMAZIONE DI UN’AUTO IN ELETTRICA: QUALI VEICOLI POSSONO USUFRUIRE DEL BONUS
Possono beneficiare del bonus tutte le automobili, i minivan per il trasporto di persone, gli autobus e i furgoni per il trasporto delle merci, immatricolati originariamente con motore a combustione interna che vengono trasformati in veicoli con trazione elettrica. In particolare, le categorie di veicoli interessate sono le seguenti:
– M1 (veicoli destinati al trasporto di persone, aventi al massimo 8 posti a sedere oltre al sedile del conducente);
– M2 (veicoli destinati al trasporto di persone, aventi più di 8 posti a sedere oltre al sedile del conducente e massa massima non superiore a 5 t);
– M3 (veicoli destinati al trasporto di persone, aventi più di 8 posti a sedere oltre al sedile del conducente e massa massima superiore a 5 t);
– N1 (veicoli destinati al trasporto di merci, aventi massa massima non superiore a 3,5 t);
Sono incluse anche le versioni fuoristrada (M1G, M2G, M3G e N1G).
Secondo ciò che riporta il decreto di attuazione del bonus, la conversione del veicolo deve effettuarsi sulla base delle procedure dettate dal decreto n. 219/2015 del MIT (“Regolamento recante sistema di riqualificazione elettrica destinato a equipaggiare autovetture M e N1”), altrimenti conosciuto con il nome di ‘decreto retrofit‘, che specifica le caratteristiche del kit necessario per la riqualificazione a norma.
È bene però specificare che lo scorso 1° ottobre 2022 il decreto 219/2015 è stato abrogato e sostituito dal nuovo decreto n. 141/2022 del MIMS (“Regolamento recante sistema di riqualificazione elettrica dei veicoli appartenenti alle categorie internazionali L, M e N1“), pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 16 settembre 2022. Di conseguenza, a partire dall’1/10/22, la conversione dei veicolo deve effettuarsi sulla base delle procedure dettate dal ‘decreto retrofit’ più aggiornato.
CONVERSIONE AUTO ELETTRICA: COME RICHIEDERE IL BONUS RETROFIT (SPOILER: NON SI PUÒ)
Per l’assegnazione del contributo il MIMS (adesso ribattezzato MIT, cioè Ministero delle Infrastrutture e Trasporti per volere del nuovo titolare Matteo Salvini) deve utilizzare una specifica piattaforma informatica, gestita da Consap. Può accedere al bonus chi ha provveduto a sostituire il motore termico del proprio veicolo con un motore elettrico a partire dal 10 novembre 2021, data di entrata in vigore della legge n. 156/2021 che prevede tale misura, mentre il termine per l’acquisizione delle richieste scade il 31 dicembre 2022.
Non manca quindi molto alla scadenza del Bonus Retrofit 2022, che però attualmente risulta completamente bloccato, proprio perché non c’è ancora traccia della fantomatica piattaforma informatica per inviare le richieste. Secondo quanto dichiarato dal MIT alla redazione di Corriere Motori, “la convenzione stipulata con la Consap, per la realizzazione della piattaforma, è attualmente al controllo dell’Ufficio Centrale di Bilancio e della Corte dei Conti. La Consap si è comunque impegnata a realizzare la piattaforma per l’erogazione dei contributi“. Ma quando? Nessuno lo sa, e visto che al 31 dicembre 2022 manca poco più di un mese e mezzo, il rischio di un decadimento del bonus è molto alto. Anche perché, sempre da Ministero, hanno fatto sapere che nonostante il ritardo nell’attivazione della piattaforma non si parla di nessuna proroga dei termini per usufruire dei fondi. Quindi il bonus o parte adesso o non parte più.
08/11/2022
fonte: Sicurauto.it