(Maurizio Murgia – laragnatelanews.it)
La nuova Compass va ad inserirsi nella fascia media del mercato delle cosidette C-SUV (SUV compatte). Come anello mancante di un prodotto che potesse coniugare le specifiche necessita di un’auto media, come la Renegade alla Bellissima Grand Cherokee. Di fatto, quale prodotto di fascia medio-alta ci sarebbe in listino la Cherokee, che purtroppo non ha incontrato troppi favori (pur avendo gli elementi – estetica a parte – per sfondare nel mercato). La Compass ha il difficile compito di sostituire la precedente Compass e il Patriot (prodotti “gemelli diversi”). Con la nuova Compass, si rivive un processo di utilizzo di quanto di buono esistente, (pianale allungato e motorizzazioni), aggiornato, alla ricerca di nuovi estimatori. Tanta tecnologia e tanto confort, sistemi multimediali e U-connect con schermo touch.
Le speranze del Gruppo FCA sono quelle di riuscire a far breccia nei cuori degli Americani che non hanno digerito poi troppo la Renegade, troppo piccola, anche se ha qualità indiscutibili anche per il vero fuoristrada. La Compass dovrebbe riunire tutti sotto una nuova bandiera. Una piccola Gran-Cherokee, che possa essere una veicolo più piccolo ma con adeguate qualità. Non si nascondono gli intenti. Ci sono elementi di richiamo tipicamente JEEP, e molti particolari che si rifanno allo stile Renegade. Guardando i dettagli dei passaruota, la linea del corpo-vettura, protratta in avanti (motore trasversale) e il montante posteriore, non si può non notare il punto di partenza del progetto. L’aspetto finale è più che piacevole, gli elementi per il successo anche. Al posteriore, non si possono non notare – come vuole l’ultima tendenza in fatto di stile – il doppio scarico integrato nel paraurti, insieme in un posteriore, robusto e color antracite, nella parte sporgente, che funge da valida protezione nel fuoristrada (e nei parcheggi).
Motori anche Powertrain: Ci saranno le unità già conosciute in Italia su Renegade e 500x, a anche nuove cilindrate maggiori per cubatura e potenza, consoni al mercato Statunitense. Saranno ben 17 differenti motorizzazioni. il benzina 2.0 Tigershark da 166 CV e il 2.0 diesel Multijet da 180 CV, entrambi abbinabili al cambio automatico, a sei marce nel primo caso, a nove rapporti nel secondo. In Europa arriveranno anche il 1.4 benzina turbo e il 1.6 a gasolio tdi. Ma ci sarà (oltreoceano) anche il 2,4 cc a quattro cilindri. Farà forse anche il suo debutto il nuovissimo motore denominato “Hurricane” destinato anche alla futura generazione delle Wrangler. La Trazione può essere anteriore o integrale. Quest’ultima, come da tradizione, con modalità Neve, Sabbia e Fango (anche Roccia per la Trailhawk).
autore: Maurizio Murgia – laragnatelanews.it – 28/12/2016