(Ottavia E. Molteni – fleetmagazine.com)
Da tempo è in cima alle scelte degli italiani quando si parla di alimentazione dei veicoli e sotto questo aspetto il settore delle flotte aziendali non fa eccezione.
Il gasolio che “nutre” le motorizzazioni diesel è risultato infatti la soluzione adottata dall‘82% del campione sondato per l’edizione annuale del Barometro a cura del Corporate Vehicle Observatory (CVO) di Arval Italia.
La ricerca di mercato, tesa a evidenziare, e, laddove possibile, anticipare le principali tendenze in atto nel settore automotive, ha coinvolto 2.369 fleet manager e 502 responsabili di car policy. Le aziende interessate si riferiscono nel complesso a 12 paesi in Europa, Italia inclusa.
BENE ANCHE METANO/GPL
Dalla ricerca pubblicata all’interno del “Barometro delle Flotte Aziendali” (questo il nome completo) è emerso che il ricorso sostanzioso all’alimentazione diesel sembrerebbe destinato a rimanere tale anche nel prossimo quinquennio.
Si vivrà parimenti un perdurare dell’utilizzo sia di gas naturale (metano) sia di GPL, due vie che consentono una mobilità più pulita rispetto ai prodotti derivati dalla raffinazione del petrolio e che nel tempo stanno trovando un seguito maggiore in Italia rispetto ad altri stati del Vecchio Continente grazie non solo agli incentivi statali introdotti in anni passati ma anche per gli oneri economici ridotti legati alla fase di rifornimento.
ELETTRICO ANCORA ESCLUSO
Mentre le soluzioni ibride, anche nella variante tecnologica plug-in, iniziano a fare timidamente capolino all’interno delle flotte aziendali, diversamente da quanto accade nel resto d’Europa, resta molta strada da fare per imporre nel campo della mobilità professionale veicoli 100% zero emissioni.
Solo il 19% dei fleet manager ascoltati, infatti, ha dichiarato di avere già nel proprio parco circolante, o di avere l’intenzione di inserirlo da qui a tre anni, un mezzo totalmente elettrico contro il 22% relativo alle motorizzazioni ibride (13% il dato singolo sull’ibrido plug-in).
IDROGENO, LA “NON-SOLUZIONE”
Ancor più bassa la percentuale se si guarda alla formula Fuel Cell Electric/Idrogeno.
Su questo specifico punto l’Italia appare allineata al resto del Continente. Gli interessati appaiono contenuti da noi in un 5%, che si scontra con il 26% ascrivibile ai gestori di flotte del Regno Unito, che ravvisano invece nella soluzione un carburante “innovativo e futuristico”.
Le dinamiche sin qui elencate sono state confermate, all’interno dell’edizione 2016 del Barometro curato dal CVO di Arval Italia, dal “Focus” riservato alle Pmi. Anche qui, infatti, 85% dei mezzi del parco aziendale (autovetture e LCV) appare alimentato a gasolio a fronte dell‘11% dei motori benzina e del pressoché assente ricorso ad altre forme di alimentazione/tecnologia.
autore: Ottavia E. Molteni – fleetmagazine.com – 19/12/2016
Barometro 2016 (Arval): diesel primo nell’alimentazione veicoli