(Francesca Candioli – Corriere Di Bologna)
Dodici palazzi nobiliari per altrettanti bolidi. Boni: «Il rilancio del salone era uno dei miei obiettivi»
BOLOGNA – Torna in città uno degli eventi più attesi per gli amanti dei motori. Il Motor Show si riprende la piazza di Bologna, dopo le tante traversie vissute dal Salone, tra cui l’annullamento della manifestazione nel 2015 e quello ancora precedente. E lo fa in occasione della sua 40°edizione che, dal 3 al 11 dicembre, occuperà non solo nove padiglioni della Fiera, ma conquisterà per la prima volta anche il centro cittadino.
CORTILI PUBBLICI E PRIVATI — Fino al 4 dicembre si apriranno le porte di dodici cortili pubblici e privati, molti raramente visitabili, per accogliere alcuni modelli delle quarantatre case automobilistiche che parteciperanno alla kermesse, e organizzare mostre e raduni in collaborazione con le associazioni di categoria. Da Palazzo Marsigli, a Palazzo Rusconi, Salina Brazzetti, Zambeccari e molti altri ancora. «Quando mi hanno affidato la gestione della Fiera di Bologna — spiega il suo presidente Franco Boni — tra gli obiettivi c’era anche questo: il rilancio del Motor Show. E direi che ci siamo proprio riusciti, grazie all’impegno di tutti e di Rino Drogo, il direttore della manifestazione ».
ETICA E MOTORI — Tra test drive, dodici anteprime nazionali, 29 gare d’auto, moto e sidebyside, per la prima volta ad affiancare i partner della manifestazione ce ne sarà uno anche etico. Si tratta di Ant Italia, la onlus dedicata all’assistenza ai malati di tumore e alla prevenzione, che stupisce per la scelta di affiancare il mondo dell’oncologia a quello dei motori. Ma per la solidarietà, come spiegano gli organizzatori, si fa anche questo. D’altronde il mercato dell’auto, in questo momento, può anche permetterselo, visto che oggi i suoi numeri sono più che buoni, dopo un lungo periodo di crisi durato fino al 2014.
LE IMMATRICOLAZIONI — Secondo i dati diffusi dal Centro studi Promotor, le immatricolazioni previste per il 2016 sfioreranno 1.830.000 unità, mentre per il 2017 si prevede un ulteriore aumento d e l l ’ 1 1 % , c o n 2.031.000 di auto in più. E se da una parte aumentano i fenomeni dell’economia condivisa, anche sui mezzi di trasporto, come Uber, Bla Bla car e il car sharing, la concorrenza tra auto e queste nuove forme di mobilità appare ancora molto lontana. «Finora tutte queste nuove formule non hanno avuto alcun impatto sul mercato italiano dell’auto — spiega Gian Primo Quagliano, presidente di Promotor —. E anche in futuro, se mai ci saranno delle conseguenze, la loro influenza rimarrà comunque contenuta perché andrà ad incidere più sui singoli utilizzi, che sull’acquisto di nuovi mezzi ». Lo stesso vale, come aggiunge Quagliano, per l’avvento dell’auto elettrica e di quella con la guida autonoma: «Rappresenteranno una nuova primavera per l’automobile, che continuerà comunque a rimanere centrale».
IL PADIGLIONE DELLE FORZE ARMATE — Tra i protagonisti della 40°edizione del Motor Show ci sarà anche il ministero della Difesa con un’area espositiva, dentro al padiglione 29, dedicata alle forze armate. Al suo interno è stata infatti allestita una mostra statica con i più moderni mezzi in dotazione, un’area interattiva con simulatori di tiro, una plancia navale e un robot antisabotaggio. Ci saranno anche settori legati al mondo dell’aeronautica, dei carabinieri e dell’esercito e della marina che esporranno le loro ultime novità.
I NUMERI — Per quanto riguarda invece i numeri, ecco quelli di questa edizione: oltre a 200 espositori, ci saranno 300 auto in mostra, una pista coperta per i gokart, tre piste esterne, sette aree per i test drive e 200 piloti pronti a gareggiare tra loro. Sono previste inoltre 86 auto a disposizione dei visitatori, oltre a un intero padiglione pensato per gli amanti della storia delle quattro ruote. In questo caso i protagonisti saranno sette importanti musei italiani, dieci collezioni private, vari registri storici di marca e 117 modelli d’altri tempi. Infine non mancheranno momenti più formativi, con 25 convegni, 200 relatori, nove università italiane, compresi una serie di incontri, che fanno parte della sezione «Motor Show Accademy», con docenti da tutto il Paese.
autore: Francesca Candioli – Corriere Di Bologna – 02/12/2016