Nel 2023 i privati, senza partita iva, hanno speso 434 milioni come canone di noleggio dell’auto. Il trend è in crescita: non avere l’auto di proprietà salvaguardia la liquidità, ma attenzione alla clausole
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Nell’incerto mercato italiano dell’automotive (-18% di macchine vendute nel 2023 rispetto al pre-Covid), c’è un nicchia che continua ad aggiornare i suoi record: i ricavi per noleggio a lungo termine nel 2023 hanno sfondato i 10 miliardi di euro, in crescita del 12% sul 2022 e del 37% sul 2019. A mettere in fila i dati è Aniasa, associata di Confindustria che riunisce le imprese del settore. La gran parte del fatturato, 7,5 miliardi, arriva proprio dal noleggio di auto a lungo termine; un terzo, 2,9 miliardi, sono stati generati dalla rivendita dei veicoli usati.
Grandi clienti sono le imprese che solo nel 2023 hanno speso 6,2 miliardi di euro per dare a manager e dipendenti una vettura aziendale; ma si fanno largo anche i privati che l’anno scorso hanno sganciato 811 milioni di euro per una macchina a noleggio, l’11% del giro d’affari complessivo: 434 milioni sono stati spesi da privati con codice fiscale, mentre 377 milioni da privati con partita iva.
“Con il passare degli anni il noleggio a lungo termine sta diventando una formula di acquisizione dell’auto sempre più familiare per i privati”, scrive Aniasa nel suo rapporto. Questo avviene, spiega l’associazione, “perché di fatto prevede un uso esclusivo dell’auto, liberando al tempo stesso l’utilizzatore da una serie di incombenze tipiche della proprietà”.
Quali vantaggi dal noleggio a lungo termine?
Se per le imprese i vantaggi del noleggio a lungo termine sono quasi scontati, in termini di controllo dei costi, minori oneri di gestione e sconti fiscali, può sorprendere che il noleggio a lungo termine entri nelle dinamiche di un bilancio familiare anche tra chi non è un professionista con partita iva (che, come avviene per le imprese, può ammortizzare dei costi e alleggerire le incombenze con il fisco).
La ragione principale che spinge molti privati a investire su un noleggio a lungo termine è poter avere un’automobile senza doversi sobbarcare i costi di acquisto, che comprendono l’anticipo da saldare in concessionaria, ma anche assicurazione, pratiche amministrative e, più avanti nel tempo, manutenzione. Con il noleggio a lungo termine, infatti, tutto questo è compreso nel canone mensile che resta fisso per tutta la durata del contratto e la liquidità sul conto corrente resta intatta, per affrontare magari spese impreviste.
Certo l’automobile non diventa di proprietà di chi la utilizza e non esistono nemmeno pasti gratis: il canone mensile, alla fine dei conti, ingloba gli oneri finanziari dell’operazione, anche se – assicura Aniasa – per il 2023, nonostante la stretta monetaria della Bce, “è presumibile dedurre che i noleggiatori abbiano assorbito una parte dei maggiori costi, limitando l’aumento dei canoni”.
Per i privati attenzione alla clausole
Un privato che noleggia a lungo termine può quindi salvaguardare la sua liquidità e spalmare nel tempo i costi dell’automobile che tuttavia non diventerà mai di sua proprietà. Noleggiare l’auto per un privato è meno conveniente rispetto a un’azienda o una partita iva perché non c’è accesso ad alcun beneficio fiscale legato al costo del canone.
Sul fronte del contratto, grande attenzione va fatta alla clausole. Con il noleggio a lungo termine ci sono sempre dei ferrei limiti nel chilometraggio e, di solito, più sono i chilometri compresi nel canone e maggiore è il costo mensile. La tranquillità, insomma, si paga anche perché i chilometri extra possono essere davvero salati. Anche nella gestione dell’auto non sono ammesse distrazioni: non essendo di proprietà, la manutenzione va fatta nei centri autorizzati, quindi nessuna possibilità di scegliere il proprio meccanico di fiducia vicino casa. Infine, addio alla personalizzazione: spesso le auto destinate al noleggio a lungo termine sono standardizzate, con poche possibilità di modifica. E se qualche accessorio si rompe o danneggia nei mesi del noleggio, beh, bisogna saldare.
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19/5/24
WIRED