Auto elettriche: in Italia arriveranno le accise anche sulla loro ricarica?
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Il Ministero dell’Economia sta lavorando a un piano di tassazione sui prodotti energetici, per recuperare parte dei fondi persi dalla mancata vendita di benzina e diesel
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Più auto elettriche in strada si traduce in meno auto a benzina e diesel in giro. E meno auto a benzina e diesel, si traduce in meno rifornimenti e minor introiti per lo Stato derivanti dalla tassazione dei carburanti. Le famose accise. Necessario, dunque, pensare a nuove forme di tassazione sulle elettriche che consentano di “far quadrare i conti”.
Si può riassumere così l’intervento del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti all’Automotive Dealer Day di Verona, incontro che riunisce gli operatori del settore della mobilità.
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Il Governo ha già iniziato a lavorarci
“Il ministero dell’Economia e delle Finanze ha già iniziato a lavorare su questo punto, anche in considerazione dell’aggiornamento della normativa europea sulla tassazione dei prodotti energetici” ha dichiarato Giorgetti.“È in corso una riflessione del governo sulla necessità di tenere presente l’evoluzione delle basi imponibili sulla base della trasformazione del sistema economico” ha continuato, ponendo l’accento “sull’effetto che avrà l’elettrificazione sullo spostamento delle accise del carburante alle nuove forme di alimentazione”.
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Il ministro Urso sul carobenzina: “Sì alla riforma del settore, ma no al taglio delle accise”
Dalle accise sui carburanti più di 30 miliardi di euro ogni anno. Dall’intero comparto auto circa 70 miliardi
Secondo i dati pubblicati da Quintegia, società di ricerca organizzatrice dell’evento Automotive Dealer Day, gli introiti dello Stato provenienti dal settore auto nella sua interezza sono nell’ordine dei 70 miliardi annui. Nel 2022 sono stati 71 miliardi di euro.
Larga parte di questa importante voce del gettito fiscale è rappresentata dalle accise sui carburanti, che nel 2022 hanno pesato per 31,9 miliardi di euro. Le accise sono delle imposte sulla vendita di prodotti – in questo caso carburanti – applicata però sulla quantità del prodotto e non sul prezzo, come l’IVA.
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Aumentate via via nel corso degli anni, le accise sui carburanti sono giunte ormai a 0,728 euro per ogni litro di benzina e 0,617 euro per ogni litro di gasolio. In aggiunta ai 31,9 miliardi di euro incamerati dallo Stato tramite carburanti, un’altra importante voce è quella relativa all’IVA su manutenzione, ricambi e pneumatici, che “vale” 12,3 miliardi di euro.
Un’altra voce a forte rischio di ridimensionamento con la progressiva elettrificazione del parco auto italiano.
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15/5/24
DMOVE.it (da: Corriere della Sera)
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