La qualità delle auto cinesi è in miglioramento e sta raggiungendo livelli più elevati, grazie anche agli investimenti in ricerca e sviluppo
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Sempre più auto per la città alternative in Italia e in Europa, anche di fabbricazione cinese. Si tratta di una tendenza che sta suscitando notevole interesse nel settore automobilistico. La presenza crescente di auto cinesi in Europa rappresenta un dato di fatto reale reale per i marchi automobilistici europei e americani, e richiede un’attenzione particolare per mantenere la competitività nel mercato globale dell’automobile.
In Italia, la quota di mercato delle auto cinesi è ancora relativamente bassa, attestandosi attorno all’1% del totale delle vendite. Ma le proiezioni future indicano una crescita esponenziale. La maggior parte di queste auto saranno a propulsione elettrica, grazie anche alla politica governativa volta a incentivare la diffusione di auto ecologiche.
Auto per la città alternative, quali sono i modelli da segnalare
La qualità delle auto cinesi è in costante miglioramento e sta raggiungendo livelli sempre più elevati, grazie anche agli investimenti in ricerca e sviluppo effettuati dalle case automobilistiche del Dragone. La recente introduzione della Seagull Byd sul mercato asiatico rappresenta un ulteriore segnale della crescente penetrazione dai costruttori cinesi nei mercati internazionali.
Nonostante il prezzo accessibile di questa piccola quattro porte elettrica, le sue caratteristiche tecniche sono degne di nota, tra cui una batteria da 31 kWh e un motore da 75 CV. La sua estetica accattivante richiama alla mente la BMWi3, una vettura ben nota per le sue performance.
Tra le più note troviamo la Lynk&Co, di proprietà del gruppo Volvo, che ha già presentato un modello ibrido molto interessante sia dal punto di vista estetico che tecnologico. La casa automobilistica Great Wall è presente sul mercato italiano con modelli dalla linea moderna, sebbene alcuni di essi possano presentare consumi elevati. Ma la Cina è anche presente con auto ad alte prestazioni come la Hongqi, che può vantare accelerazioni paragonabili a quelle di una Ferrari.
La Cina si sta posizionando al vertice della guida autonoma. Il marchio Byton sta per lanciare in Europa un modello super tecnologico a prezzi accessibili, mentre Dr, la casa automobilistica che guida la classifica delle vendite, produce in Italia una city car economica, utilizzando componenti importati da Chery e JAC Motors. Polestar, nata in collaborazione con Volvo, è pronta ad entrare nel mercato italiano, mentre la supercar di Hongqi, la più veloce, ha accelerazioni paragonabili a quelle delle Ferrari, ma a un prezzo elevato.
Sempre più auto per la città alternative: come cambia il mercato
La Cina è ormai diventata uno dei più grandi produttori di automobili al mondo e la sua espansione sui mercati internazionali è stata costante negli ultimi anni. Il mercato europeo in particolare è stato oggetto di grande attenzione da parte dei produttori cinesi, che stanno cercando di conquistare quote di mercato sempre più ampie.
L’attuale contesto economico, caratterizzato da crisi e inflazione, ha spinto sempre più famiglie italiane a considerare l’alternativa più economica delle auto per la città cinesi. La qualità dei prodotti cinesi sta diventando sempre più vicina a quella delle vetture europee, giapponesi e sudcoreane tra Fiat, Nissan e Kia, ed è quindi un ulteriore incentivo per i consumatori a scegliere queste auto.
Il vero aspetto preoccupante è la politica aggressiva dello Stato cinese nei confronti del settore automobilistico e l’enorme monopolio che le case automobilistiche cinesi hanno su importanti componenti di auto elettriche. Questi elementi fanno delle case automobilistiche cinesi un competitor da marcare stretto per i marchi europei e americani.
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26/05/2023
fonte: autotoday.it