Da alcuni anni i consumi interni alla Cina sono alimentati dall’espansione creditizia del sistema bancario ombra e le auto elettriche non fanno eccezione. Si prevede per il 2019 la vendita di 1,6 milioni di auto elettriche in Cina (incluse le plug-in), mentre la capacità produttiva è pari a 4 milioni se si considerano le sole start-up e molto più alta se si considerano anche i grandi produttori come Geely, Chery, GAG e così via, senza considerare le case straniere che stanno investendo in Cina. Lo Stato cinese ha ritirato recentemente degli incentivi fiscali, ma potrebbe ripensarci, dato il rischio di fare esplodere la bolla finanziaria delle auto elettriche.
Il mercato delle automobili ad alimentazione convenzionale in Cina è in pesante caduta: -12% solo a marzo 2019, mentre a gennaio si è registrato un -18,5% e a febbraio il -4%.
L’obiettivo della Cina per il 2025 è il 20% di auto elettriche vendute, mentre adesso siamo ad un misero 4% e rischiano di saltare in aria le imprese più piccole, fortemente indebitate con le banche.
Si calcolano quasi 500 produttori di auto elettriche per il 2019, ma nel lungo termine si stima che ne sopravviveranno solo 20; entro due anni si stima che i nodi verranno al pettine per tutte le imprese fortemente indebitate e che vendono poche auto.
Vinicio Paselli