Il più grande freno alla diffusione di auto elettriche è il numero di colonnine di ricarica.
Vent’anni fa le sfide maggiori per il settore dell’auto erano produrre veicoli sempre più confortevoli e aumentare i margini di profitto attraverso l’efficienza produttiva e la riduzione dei costi.
Oggi, invece, il panorama nel settore dell’automotive è decisamente cambiato: ai comfort sempre maggiori e alla ricerca di un design più accattivante si aggiungono l’elettrificazione quasi totale degli optional, il motore elettrico e sistemi di guida autonoma avanzati.
Anche il mercato tech che gravita attorno all’auto, infatti, è in continua evoluzione e sempre più sono le aziende emergenti del settore, soprattutto per quanto riguarda la ricarica elettrica e la gestione delle reti: il loro numero e le differenti modalità di accesso alla ricarica sono però percepite dai clienti – soprattutto quelli dotati di ampie flotte aziendali – come il maggior vincolo.
I principali operatori della ricarica delle EV in mobilità, ovvero lontano da casa, sono attualmente Enel X Way, Plenitude, Repower (con più di 1.500 aziende clienti dei loro sistemi di ricarica) e Telsa con i suoi 50 Supercharger. In tutta Italia ci sono 19.334 colonnine di ricarica, ognuna delle quali può ricaricare due veicoli contemporaneamente.
Un numero ancora basso se paragonato a quello delle 22.600 stazioni di servizio, ma in rapida crescita.
Esistono inoltre una serie di app di operatori tecnologici – come JuicePass, NextCharge o Hive Power – che permettono di accedere a più reti di ricarica, in Italia e in Europa.
La recente decisione dell’UE di installare in modo più controllato e consapevole stazioni di ricarica elettriche lungo le principali reti stradali dell’Unione è un passo importante per la transizione energetica europea, che dovrebbe contribuire notevolmente allo sviluppo della mobilità elettrica e, di conseguenza, a ridurre le emissioni di CO2 derivanti dal settore dei trasporti, che oggi incide particolarmente sulle emissioni totali dell’UE.
Come bilanciare produzione e richiesta di energia
Il panorama che si delinea lascia intravedere però una tempesta all’orizzonte: in un mondo che tende sempre più ad essere elettrificato, infatti, il mercato dell’energia e le reti elettriche richiedono maggiore flessibilità per bilanciare la produzione e la domanda di energia.
Questo problema può essere risolto solo attraverso la ricarica intelligente, che permette di sfruttare i momenti in cui c’è più disponibilità di energia rinnovabile, evitando di sovraccaricare la rete, e quelli in cui il prezzo dell’energia è più basso, generando vantaggi economici per gli utenti.
La consapevolezza dei vantaggi offerti dalla ricarica intelligente è infatti già altamente diffusa: da un’analisi di mercato condotta dal Dipartimento Britannico per le Imprese, l’Energia e la Strategia Industriale su 247 utenti di veicoli elettrici che hanno percorso in totale 940.000 km e effettuato 15.700 ricariche è emerso infatti che il 95% ha trovato altamente efficace questo tipo di ricarica; inoltre, ha evidenziato come il 65% degli intervistati aveva già sperimentato la ricarica intelligente del proprio veicolo nel 2022, mostrandosi pienamente soddisfatto.
I vantaggi della ricarica intelligente
Per dimostrare concretamente i vantaggi della ricarica intelligente è stata di recente condotta una simulazione da parte di Hive Power, coinvolgendo un centro uffici di Free2move eSolutions dotato di pannelli fotovoltaici, con picchi di produzione al mattino e al pomeriggio.
Una flotta di veicoli elettrici è stata collegata ai punti di ricarica dell’ufficio tramite un sistema di gestione intelligente dell’energia dotato di intelligenza artificiale per controllare i profili di ricarica dei veicoli elettrici in base alle tariffe. Così, Hive Power ha simulato la ricarica coordinata dei veicoli durante il giorno, quando la produzione fotovoltaica raggiungeva il suo picco.
Da questa simulazione è emerso che, grazie alla ricarica intelligente, l’autoconsumo del fotovoltaico da parte delle auto elettriche è aumentato dal 10% a oltre il 50% annuo. Inoltre, lo smart charging ha consentito un risparmio sui costi energetici del 13-25% rispetto al costo annuale della ricarica EV non gestita, dimostrando l’importanza dell’adozione di simili tecnologie per sostenere un passaggio a una mobilità interamente elettrificata.
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11/04/2023
fonte: BusinessWeekly