(bresciaoggi.it)
La trasformazione digitale arriva in aiuto della sicurezza stradale. L’idea di utilizzare l’Internet delle cose (Iot) nella prevenzione di incidenti si deve all’imprenditore bresciano Gianpietro Bolpagni, attivo fin dal 1981 nei settori della carrozzeria industriale e dei veicoli speciali, e giunge proprio mentre il governo sta pensando di inasprire ulteriormente le sanzioni per chi guida utilizzando il telefonino. «Il primo spunto mi è venuto guardando un programma in televisione che parlava di sicurezza stradale e di scatole nere sulle automobili – spiega Gianpietro Bolpagni, attivo anche nel settore immobiliare -. Ho verificato con attenzione e, a parte un obsoleto strumento progettato dalla Nissan, sul mercato non esiste nulla che garantisca un reale controllo sull’utilizzo del cellulare al volante».
QUESTA illuminazione si è trasformata dopo pochi mesi in Cellcar Control, un sistema che permette di monitorare l’utilizzo dello smartphone durante la guida attraverso una combinazione tra hardware e software. Sviluppato all’interno di Sfida 4.0, l’hub tecnologico con sede a Flero della società di consulenza strategico e manageriale Sei Consulting, Cellcar Control «è una brillante intuizione e dall’alto potenziale» afferma l’amministratore unico della società bresciana Ivan Losio. Nello specifico il sistema prevede l’utilizzo di un beacon (trasmettitore radio a bassa potenza che sfrutta la tecnologia Bluetooth) posizionato in auto, che si attiva con il movimento e in grado di rilevare la presenza di uno smartphone e quindi del guidatore. Viceversa lo smartphone, attraverso un’app scaricabile, provvede ad inibire automaticamente l’utilizzo di applicazioni considerate pericolose, cioè in grado di distrarre il conducente (non comprese le funzioni del navigatore satellitare o per le chiamate con l’utilizzo del vivavoce).
La grande innovazione del prodotto pensato da Gianpietro Bolpagni sta anche nella sua vasta applicabilità. I dati raccolti durante i tragitti, comprese quindi anche le violazioni, vengono infatti tutti immagazzinati in appositi server o in cloud, consultabili sia in tempo reale da un soggetto terzi sia a posteriori. Questa fruibilità, unita anche ai bassi costi del sistema (un beacon costa sul mercato tra i due i tre euro), potrà e giocare a favore di compagnie assicurative per la valutazione dei sinistri, per famiglie che vogliono garantire la sicurezza dei propri componenti così come alle forze dell’ordine in sede di accertamenti per violazioni delle norme stradali.
«A fine giugno sarà pronto il primo prototipo di Cellcar Control, sviluppato dalla società bresciana Gulliver srl – spiega Gianpietro Bolpagni -. Ciò che mi serve ora è un partner in grado di commercializzare il prodotto, già coperto da brevetto, su larga scala». Ad affiancare l’imprenditore in questo compito ci sarà la Sei Consulting, che fin dall’inizio ha rivestito il ruolo di advisor e di consulente di business, «perché idee innovative di questa portata necessitano di incontrare i giusti investitori – sottolinea Ivan Losio -. Guardiamo con particolare interesse al settore dell’automotive, con il distretto bresciano che è uno dei più importanti sul territorio nazionale». L’obiettivo di Bolpagni è di lanciarsi sul mercato nel 2018, con un prodotto nuovo e in grado di aumentare la sicurezza al volante.