Mercato negativo a marzo a causa degli incentivi che non partono, ma forse è meglio aiutare l’industria?
.
Siamo all’inizio del mese e come consuetudine è tempo di analizzare bene quanto accaduto in marzo relativamente al mercato dell’auto che in Italia ha totalizzato un -3,7%, complici principalmente il calo delle vetture elettriche, hybrid plug-in e Diesel. Sono state vendute 162.083 auto rispetto alle 168.324 di marzo 2023.
Se analizziamo il primo trimestre dell’anno la crescita è del 5,7% sullo stesso periodo 2023 con 451.261 unita? immatricolate, ma del -16,1% rispetto a gennaio-marzo 2019. Il crollo delle auto elettriche è molto lampante. Le auto BEV in marzo si fermano al 3,3% del mercato e sono al 2,9% nell’analisi dei primi tre mesi dell’anno. Riduzione minore, ma sempre riduzione delle ibride plug-in che sono il 3,5% del mercato e nel trimestre hano una cumulato del 3,2%.
Incentivi in arrivo tra dubbi e speranze
Un dato così negativo non si registrava da parecchio tempo e gli addetti ai lavori puntano il dito sugli incentivi proposti dal Governo a gennaio la cui applicazione si è persa nei meandri della nostra burocrazia. Ma ci sono anche forti dubbi sulla necessità di questi incentivi, al netto del loro schema che non convince fino in fondo.
Il tema è molto semplice: è corretto aiutare gli italiani ad acquistare, con circa un miliardo di euro, delle vetture anche prodotte all’estero, oppure sarebbe meglio sostenere l’industria italiana e i relativi posti di lavoro? Un dubbio legittimo che forse è alla base del ritardo della loro approvazione da parte dei diversi Ministeri. Soprattutto Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy (Mimit), ha spesso sollevato il problema della necessità di attrarre nel nostro Paese altri Costruttori oltre a Stellantis, soprattutto in seguito alla recente scelta del Gruppo automotive di ridurre il personale in diversi stabilimenti. Il braccio di ferro tra Governo e Stellantis è il tema della scorsa settimana e però non segna dei risultati positivi.
Gli incentivi dovrebbero entrare in vigore, forse, entro la metà di maggio. Ora non ci resta che capire quali saranno i numeri del mercato di aprile. Se il dato dovesse essere ancora negativo gli obiettivi del 2024 delle Case auto andranno pesantemente rivisti.
.
8/4/24
auto.it