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Secondo Gartner, già nel 2027 produrre un’elettrica sarà molto più economico che produrre una termica. Merito di piattaforme adatte, batterie più economiche e nuove tecniche di produzione
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Quando si chiede a un guidatore cosa gli impedisce di passare a un’auto elettrica, nella maggior parte dei casi sono tre le risposte: autonomia bassa, bassa disponibilità di punti di ricarica e prezzo delle auto elettriche troppo alto. Se per il primo di questi problemi siamo legati ai progressi della scienza e per il secondo agli stimoli della politica, secondo molti il terzo problema – quello del prezzo – sarà presto solo un ricordo.
Secondo quanto scrive il famoso gruppo di consulenza e ricerca Gartner, infatti, la parità nei costi di produzione fra auto elettriche e auto termiche è ormai alle porte. E, anzi, il punto di pareggio è così vicino che entro il 2027 – cioè a tre anni da oggi – produrre un’elettrica costerà molto meno rispetto a produrre un’auto a combustione interna.
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Il discorso vale solo per quei produttori che hanno piattaforme dedicate all’elettrico
Il rapporto Gartner va letto però tenendo conto di alcune considerazioni. Innanzitutto si parla di costi di produzione, che rappresentano la voce più grande ma non l’unica che compone il prezzo di vendita. Altro punto importantissimo è lo sviluppo di piattaforme ad hoc: utilizzare piattaforme “miste”, che vadano bene sia per modelli elettrici che per modelli a combustione interna rallenterà il processo di parificazione.
In relazione al punto di pareggio, l’analista Pedro Pacheco, vicepresidente di Gartner, scrive infatti che “stiamo raggiungendo questo punto critico prima del previsto. Le piattaforme dedicate ai veicoli elettrici hanno dato alle case automobilistiche la libertà di progettare linee di assemblaggio adatte alle loro caratteristiche, fra motori più piccoli e batterie come elemento strutturale“.
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“Le piattaforme pensate per più motorizzazioni impongono più limitazioni, visto che devono essere in grado di ospitare anche un serbatoio di carburante e tener conto dello spazio da dedicare a un complesso motore/trasmissione più grande“.
L’importanza del “gigacasting”, la tecnica che semplifica di molto la produzione
Rimanendo in tema di produzione, un altro fattore da tenere in conto è quello che Pacheco indica come “gigacasting”. Il termine ricorda fortemente il concetto di GigaFactory di Tesla, e non è un caso. Per gigacasting si intende la tecnica di produzione di auto in cui ampie sezioni dell’auto vengono costruite come un unico pezzo.
Un approccio che consente di abbassare fortemente i costi di produzione e assemblaggio, evitando un gran numero di saldature e l’utilizzo dei necessari prodotti. Approccio perfettamente messo in atto da Tesla. Da questo il termine “gigacasting”.
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Ma, in termini percentuali, quanto il gigacasting può aiutare a ridurre i costi? Secondo l’analisi Gartner implementare questa modalità di fabbricazione si traduce in un risparmio del 20% circa, risparmio che può crescere ancora utilizzando la batteria come elemento strutturale del telaio. Un altro approccio che ha visto Tesla come pioniera.
La guerra dei prezzi sulle batterie aiuta, ma più di qualche produttore si scotterà con l’elettrico
Ultima, ma non per ordine di importanza, la guerra dei prezzi che si sta scatenando intorno alle batterie. Mai le batterie per auto elettriche sono costate così poco come nel 2024. E il trend prevede ulteriori riduzioni per i prossimi anni. A tutta convenienza dei produttori e, si spera, degli acquirenti.
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Attenzione, però. Seppur Gartner pronostica un futuro roseo sull’elettrico, o perlomeno non così plumbeo, la transizione ecologica non sarà un pranzo di gala. “Almeno il 15% delle aziende connesse in modo diretto o indiretto alle auto elettriche fallirà. Soprattutto fra quelle fondate nell’ultimo decennio” dichiara, analizzando i numeri non certi lusinghieri fatti registrare da produttori come Nio, Polestar, Lucid o Fisker.
“Non siamo in un periodo di crisi, ma più in un periodo che definirei della sopravvivenza di chi è più adatto” conclude Pedro Pacheco. “Per i produttori di auto elettriche è sicuramente finito il periodo della corsa all’oro“.
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8/3/24
DMOVE.it (da: Automotive News Europe)