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La ricerca di Rystad Energy prevede 17,5 milioni di vendite di veicoli elettrici quest’anno, con un aumento annuo del 18,5%. Di conseguenza, la quota delle vendite di auto nuove che siano elettriche a batteria (BEV) o ibride plug-in (PHEV) aumenterà dal 19,2% nel 2023 a circa il 21,8% alla fine del 2024
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Il 2024 dell’auto elettrica sarà all’insegna della “guida” cinese che svolgerà un ruolo significativo nell’espansione del mercato grazie alla notevole crescita della sua produzione nazionale. La previsione arriva da una ricerca di Rystad Energy secondo cui, quest’anno, verranno venduti circa 11,5 milioni di nuovi veicoli elettrici, una quota del 44% di tutte le vendite di auto nuove.
IL 2024 DELL’AUTO ELETTRICHE IN CINA
Dragone ancora in testa, dunque. Anche se continua a rappresentare un Paese energeticamente double face: primo emettitore di emissioni al mondo, nonché produttore e consumatore di combustibili fossili, ma in testa anche sulle rinnovabili.
Quanto alla mobilità elettrica, nel nuovo anno verranno prodotti 17,5 milioni di veicoli a ricarica (+18,5% sul 2023) e 11,5 milioni saranno realizzati proprio nella Repubblica popolare. Un trend che conferma, secondo i dati Rystad, quanto rilevato soltanto a dicembre scorso, con la Cina rappresentante del 69% di tutte le vendite globali del settore (1,13 milioni di unità vendute nell’ultimo mese, +16% su novembre e +50% sull’anno) e una percentuale pari al 37% sull’intero anno 2023 (9 milioni di auto a spina vendute e 39% di quota mercato). Sempre a dicembre, i BEV hanno rappresentato il 27,6% delle vendite di auto per il mese e il 40% di tutte le vendite.
Altri dati snocciolati dal think tank rilevano che Pechino punta a una quota mercato del 45% al 2027 (+40% rispetto al target fissato precedentemente sul 2030). “Con gli attori locali che continuano il consolidamento, questa mossa strategica apre una finestra critica per le case automobilistiche non cinesi che lottano per ottenere un punto d’appoggio nel loro mercato dei veicoli elettrici in forte espansione”, commenta Rystad.
COME VANNO USA E UE?
Quanto all’Occidente, “il panorama dei veicoli elettrici sembra notevolmente diverso”, si legge dal report. “In Europa, la penetrazione del mercato dovrebbe crescere, anche se più lentamente di quanto osservato negli anni precedenti, a 3,3 milioni di unità quest’anno. Il mercato statunitense dei veicoli elettrici ha subito un 2023 poco brillante, con l’incertezza che circonda i crediti d’imposta e i tassi di interesse che complicano le decisioni dei consumatori di passare a un veicolo elettrico”.
Il problema principale che spiega il ritardo americano ed europeo è di competitività di prezzi e forniture. Di recente, Byd ha sorpassato Tesla nella produzione di veicoli e già punta a nuove forniture di materie prime in America Latina.
GLI SCENARI
Sempre riguardo all’anno appena iniziato, a fine ottobre il Credit Outlook di S&P Global ha avvertito sul problema dei prezzi da superare per i veicoli elettrici per non veder crollare la domanda.
Nelle previsioni di inizio anno di BloombergNef, si leggeva che “verranno venduti 16,7 milioni di veicoli elettrici privati e un altro milione di veicoli elettrici commerciali” e che le auto elettriche varranno il 20% delle vendite di nuovi veicoli. In totale, si raggiungeranno i 57 milioni di auto a fine 2024. La Cina, ed ecco un’altra conferma, coprirà il 60% di questo mercato. E il Dragone prevarrà anche sulle infrastrutture di ricerca, che saranno 1,6 milioni contro gli 1,2 installate nel 2023. Flop di Usa e Ue, invece, sulle vendite: “a causa di una combinazione di incentivi ridotti, frenata delle case automobilistiche più importanti e consumatori spremuti”. Problematiche ben attinenti anche al caso Italia.
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8/2/24
ENERGIA OLTRE