Il successo di Lamborghini porta allo stop degli ordini fino al 2026: la Casa del Toro è in un magnifico stato di forma
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Il sogno di Ferruccio Lamborghini di creare rivali in grado di competere ad armi pari con le Ferrari si è avverato, seppure con un’evoluzione attesa. Pur mantenendo il nome del suo padre fondatore, l’azienda di Sant’Agata Bolognese è confluita nel Gruppo Volkswagen, senza mai snaturarsi. Le velleità di veicolo di classe premium sono state confermate, complice le risorse messe a disposizione dal potente gruppo.
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Lamborghini: ordini esauriti fino al 2026
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I marchi esclusivi come Lamborghini sono chiamati a interrogarsi su una questione di primaria importanza: limitare la produzione per conservare l’esclusività o aumentare i volumi in ottica di profitto? Il 2023 ha registrato un successo clamoroso nel caso del brand italiano, con oltre 10.000 unità vendute e il lancio della prima plug-in hybrid, la Revuelto. Una tappa di fondamentale importanza nella storia della compagnia, capace di far innamorare milioni di fan in ogni angolo del pianeta. Con un successo formidabile, tale da vendere l’intera produzione nel corso del prossimo biennio, la Casa del Toro preferisce avviarsi gradualmente verso il green. Non nutre dubbi circa le potenzialità, anzi ha già abbracciato l’idea che partecipare alla transizione ecologica è l’unico modo di sopravvivere.
Tuttavia, conosce benissimo anche la sua fanbase, capace di trascinarla verso vette mai toccate prima. Il brand della nostra penisola intende, dunque, gettare delle basi importanti, accertarsi di saper emozionare a prescindere dal powertrain impiegato. La gamma attuale continua ad avere degli ottimi riscontri, soprattutto grazie alla Urus, un SUV di rara qualità artigianale. La futura scomparsa della Huracan costituisce, però, un momento di svolta fondamentale nel caso degli appassionati.
Il complesso modenese è in grado di sopportare una tiratura limitata, e Lamborghini ha completato la lista degli ordini fino al 2026. I clienti non sembrano essere colpiti dalle crisi economiche, il che, ça va sans dire, gioca a favore della società. L’amministratore delegato, Stephan Winkelmann, va avanti a ribadire la propria fiducia nei confronti del mercato, sollevato nel constatarne l’assenza di aree critiche. C’era la curiosità di scoprire quale sarebbe stata l’accoglienza riservata alla Revuelto, e la risposta è stata ottimale. Nei prossimi due anni avrà un ruolo chiave, a conferma di quanto pure gli appassionati non chiudano la porta alle vetture a basse emissioni. Quando la Lanzador, prima full electric della compagnia, giungerà alla produzione di serie, allora si completerà il piano stabilito dal management.
L’idea di Lamborghini è di tenere i piedi in più scarpe, preferendo attendere la maturità della tecnologia, così da entrare sul mercato da leader. Il proposito è di superare i competitor cinesi in termini di capacità delle batterie. Benché sia complicato, date le eccellenti competenze delle realtà asiatiche, l’appoggio del Gruppo Volkswagen assicura l’accesso a tecnologie evolute, tra cui le batterie allo stato solido di Quantumscape.
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3/2/24
ClubAlfa