Di auto a idrogeno si parla ormai piuttosto poco, quelle elettriche stanno monopolizzando la scena, ma ci sono Paesi che credono ancora molto in questa tecnologia, come il Giappone, che punta ad avere 800.000 auto a celle combustibili di idrogeno sulle sue strade entro il 2030
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Il Giappone da sempre nutre grandi speranze per la mobilità a idrogeno, ma al momento i numeri paiono non dargli ragione, tanto che il suo ambizioso progetto di portare 800.000 auto a idrogeno sulle strade, entro il 2030, pare davvero di difficile realizzazione.
Al momento in Giappone, come d’altra parte nel resto del mondo, a crescere sono le auto a batteria. Nel Paese asiatico, nel 2023 ci sono state 43.991 unità elettriche in più, contro le sole 422 di auto a idrogeno, con vendite calate dell’83%. Pare insomma che i giapponesi si siano allineati ai gusti del resto del mondo, ma il governo di Tokyo non ha cambiato idea, almeno per ora, vuole investire e continuare a credere nell’idrogeno, senza farsi scoraggiare da dati ed evidenze.
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Auto a idrogeno più diffuse in Giappone
Attualmente le vetture a celle combustibili più diffuse in Giappone sono la Toyota Mirai e la Hyundai Nexo, le due case automobilistiche da quel che è noto non stanno facendo grandi progressi coi loro modelli, ma il vero limite è che l’infrastruttura di ricarica è sostanzialmente ferma, non cresce. C’è poi da dire che i processi per ottenere idrogeno verde, stoccarlo e trasportarlo sono sostanzialmente solo teoria, con qualche caso sporadico di sperimentazione.
C’è quindi ancora tanto lavoro da fare, ma il governo nipponico pare comunque fiducioso. Ci sono indubbiamente vari colli di bottiglia da superare, ma l’idrogeno come alternativa al motore elettrico non è stata ancora un’opzione accantonata.
Ci sono studi, come quello di IDTechEx, dal titolo “Fuel Cell Electric Vehicles 2024-2044: Markets, Technologies, and Forecasts”, che stima come risultato massimo per questa tipologia di veicoli un risicato 4% della quota di mercato globale, ma il Giappone non si arrende comunque.
Auto a idrogeno, i punti di forza
Come mai le auto a idrogeno piacciono al Governo Giapponese? Ad attrarre è sostanzialmente la promessa di una mobilità molto più vicina a quella termica, in particolare con un’autonomia significativa e tempi di rifornimento ridotti a pochi minuti, il tutto senza emissioni dannose per l’ambiente.
La ricerca del settore elettrico sta però facendo passi da gigante e le auto elettriche aumentano la loro autonomia, così come velocizzano i tempi di ricarica, il rischio è quindi che in poco tempo supereranno l’idrogeno sotto ogni punto di vista. Ad ogni modo la vera battaglia si combatte sulla rete di approvvigionamento e come detto quella dell’idrogeno è davvero molto indietro.
La diffusione dei veicoli a celle a combustibile deve affrontare sfide davvero considerevoli, ma un discorso a parte si potrà fare forse nel settore dei trasporti pesanti su strada in particolare per tir e autobus su tragitti extra-urbani. In questo caso forse l’idrogeno potrebbe, potenzialmente anche in tempi rapidi, prendersi una rivincita. Il Giappone ci crede, staremo a vedere se ha ragione o meno.
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2/2/24
autospecial
https://www.autospecial.it/auto-a-idrogeno-il-giappone-continua-a-crederci-e-investire/