Un veicolo elettrico di seconda mano ha costi di gestione molto più bassi di un’auto a benzina. Passare da benzina a elettrico farebbe risparmiare alle famiglie italiane 6000 euro in 7 anni
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Passare da benzina a elettrico oggi costa caro, si sa, ma farebbe risparmiare alle famiglie italiane 6000 euro in 7 anni se si puntasse sull’usato.
Il dato sembra folle ma è invece credibile: arriva da uno studio della Beuc, (European Association of Independent Consumers) che unisce 34 organizzazioni di 31 Paesi. Secondo l’analisi un veicolo a batteria di seconda mano ha infatti costi di gestione molto più bassi di un’auto a benzina usata: niente cambi d’olio, frizioni, freni da revisionare (si consumano molto meno), problemi di radiatori, iniettori, catalizzatori, Fap e soci. Le famiglie italiane, quindi, potrebbero risparmiare molto passando all’usato elettrico piuttosto che acquistando un’auto a benzina di seconda mano.
C’è solo un problema: le macchine a batteria di seconda mano non esistono. Allora? Il problema come al solito è solo italiiano perché invece all’estero parliamo di un mercato già importante, facilitato dal fatto che l’usato è più facile da controllare: la vita residua della batteria si scopre con un clic. Per il resto possono esserci solo problemi legati a incidenti.
In ogni caso, tra oggi e il 2035, con gli attuali tassi di elettrificazione del parco circolante, 33 milioni di famiglie europee potranno acquistare auto elettriche sul mercato di seconda mano. Ma un nuovo rapporto di Transport & Environment (T&E), l’organizzazione ambientalista indipendente europea, mostra come questi numeri potrebbero crescere sensibilmente se il settore del leasing si impegnasse a decarbonizzare le sue flotte più rapidamente. Ecco una possibile chiave di svolta. Secondo tale rapporto, infatti, se le sette principali multinazionali del settore elettrificassero completamente le loro flotte entro il 2028, e la restante parte del leasing facesse altrettanto entro il 2030, si arriverebbe al 2035 con un’offerta di 51 milioni di bev usate, e 8 milioni di queste auto costerebbero meno di 10.000 Euro. In Italia? Tutto questo si tradurrebbe, al 2035, ad avere un totale di 5.8 Milioni di auto elettriche disponibili sul mercato dell’usato: 3,3 milioni in più rispetto allo scenario base. Niente male.
Le società di leasing infatti hanno in pancia milioni di auto che dopo un periodo di possesso piuttosto breve (tipicamente 36/48 mesi) vengono rivendute sul mercato di seconda mano. Questo significa che ogni anno circa 4,6 milioni di autovetture che entrano nei mercati dell’usato dell’Ue provengono dal settore del leasing. Le loro flotte sono pertanto il bacino primario da cui si costituisce tale mercato. Una rapida transizione del leasing equivarrebbe alla possibilità per milioni di consumatori e famiglie di accedere a una nuova mobilità, più economica.
I numeri infatti parlano chiaro: in Europa 8 cittadini su 10 acquistano un’auto di seconda mano – oggi quasi otto cittadini europei su dieci, quando devono comprare un’auto, acquistano un veicolo di seconda mano. Questa percentuale sale ulteriormente tra le persone con reddito medio-basso (90%); ma la propensione a rivolgersi al bacino dell’usato è alta persino tra le fasce di reddito più elevate (62%). Nel nostro paese il mercato dell’usato è grande 3,5 volte quello delle auto nuove. Ecco la chiave del risparmio possibile.
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28/11/23
FormulaPassion