Batterie lamellari integrate nella struttura del veicolo, pompa di calore di serie, powertrain elettrico 8-in-1 e tanti “ADAS”: pregi e difetti alla prova su strada
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Si scrive BYD si pronuncia “bee why dee“, è tra le più recenti case automobilistiche cinesi a mettere i propri pneumatici su territorio europeo. Siamo appena stati a provare le due prime rappresentanti della nuova linea Ocean Aesthetics di BYD, la berlina sportiva Seal e la compatta Dolphin. Due auto che hanno sulla carta tutto ciò che serve per diventare best-seller, ma non il prezzo, che si attesta sulle più blasonate auto europee e americane.
Un design che sorprende
Chi si aspetta un design un po’ copiaticcio rimarrà deluso perché il direttore generale del design di BYD è nientemeno che Wolfgang Egger. A molti questo nome dirà poco, ma al designer tedesco vanno attribuite auto come l’Alfa Romeo 8C Competizione, e anche diversi modelli di Audi e Lamborghini dato che dal 2007 al 2016 è stato capo design del Gruppo Volkswagen dopo Walter de Silva. Non è un caso se BYD Seal ha vinto l’IF Design Award 2023, un premio internazionale di design che viene assegnato ogni anno dal German Design Council.

BYD Seal.

BYD Seal, proprio per le sue caratteristiche intrinseche di berlina sportiva da 4 metri e 80 centimetri, ha un coefficiente di resistenza aerodinamica di appena 0,219 Cd. Stile ribassato, design elegante ispirato alla natura, il suo frontale ha uno stile a X con le curve piene e scolpite a dare il senso dello slancio delle onde. La silhouette laterale vede un frontale basso, un montante A molto inclinato, un tetto arrotondato e il posteriore inclinato arricchito da una forma a coda d’anatra sottilmente ribaltata. A chiusura le maniglie delle portiere a scomparsa. Dentro lo spazio abbonda e grazie al tetto panoramico sembra ancora più grande. Peccato per il volume eccessivo degli ADAS posizionati dietro allo specchietto retrovisore che impediscono, ad esempio, di vedere il semaforo. Inoltre, le bocchette di areazione sulla plancia non sono regolabili a mano ma solo dal display centrale.
BYD Dolphin è il primo modello della serie Ocean e il primo ad adottare il concetto di design BYD Ocean Aesthetics. Nei suoi 4 metri e 29 centimetri presenta, come nel caso della sorella maggiore, sbalzi corti e passo lungo per dare maggiore spazio all’abitacolo. Tinta unita o bicolor, il suo design è immediatamente riconoscibile per il suo profilo arrotondato e la silhouette laterale che ricorda le linee di un delfino nell’atto di saltar fuori dall’acqua. L’abitacolo, pur trattandosi di una compatta, è spazioso e anche la seconda fila può ospitare in maniera agevole tre adulti.

Batterie e telaio
BYD nasce a Shenzhen nel 1995 proprio come produttore di batterie ricaricabili. Un giocare in anticipo sui tempi che ha permesso alla casa cinese di elaborare diverse soluzioni energetiche a emissioni ero. Sulle due figlie della serie Ocean ha montato le batterie Blade. Nel caso di BYD Seal, ad esempio, il pacco batteria è composto da 172 celle sottili e allungate che assomigliano a delle lame. Inoltre, la batteria Blade utilizza il litio-ferro-fosfato (LFP) come materiale catodico, che offre un livello superiore di sicurezza e durata rispetto alle tradizionali batterie agli ioni di litio. Lo svantaggio è che impiega un po’ di più a ricaricarsi. Comunque la ricarica dal 30% all’80% in una stazione fast charger da 150 kW di potenza avviene in 26 minuti.
Seal monta un pacco batteria da 82,5 kWh per un’autonomia che varia dai 520 km della versione integrale (BYD Seal Eccellenza AWD) ai 570 della trazione posteriore. Invece, Dolphin è proposta in due versioni: da 44,9 kWh o 60,4 kWh con un’autonomia media di 427 km, a seconda della motorizzazione. Il carica batteria per la corrente alternata è da 7 o 11 kW mentre quello per la corrente continua va da 60 a 88 kW a seconda dei modelli.
Altra caratteristica comune data dalla piattaforma elettrica 3.0 di BYD è la tecnologia Cell-to-Body (CBT). In questo caso, la batteria è incorporata nella struttura del veicolo. Integra la copertura superiore del pacco batteria con la struttura tradizionale del pavimento della carrozzeria. Il sistema di batterie CTB funge così da fonte di energia e da componente strutturale. Contribuisce alla rigidità torsionale delle due vetture aumentando i limiti di maneggevolezza per offrire più comfort, silenziosità dell’abitacolo, sicurezza e prestazioni.
Il powertrain 8-in-1, la pompa di calore e il VtoL
Dolphin e Seal hanno in comune anche il Powertrain 8-in-1 il cui nome deriva dal fatto che il modulo integra otto componenti principali di un veicolo elettrico. Queste nello specifico sono il motore, il controllo motore, il riduttore, il caricabatterie a bordo, il convertitore DC/AC, la distribuzione dell’alimentazione, il controller di bordo e il sistema di gestione della batteria. Questa soluzione consente di ridurre il peso e le dimensioni del powertrain, migliorando l’efficienza e la facilità di produzione.

A seconda della versione, Design o Eccellenza-AWD, BYD Seal monta rispettivamente un motore da 312 CV con trazione posteriore o 540 CV con trazione integrale. Stacco 0-100 km/h da 3,8 secondi e velocità massima di 180 km/h. Invece, per BYD Dolphin abbiamo una trazione anteriore, e tre motorizzazioni legate alle quattro versioni di lancio: Active da 95 CV, Boost da 176 CV, Comfort e Design da 240 CV. Velocità massima a seconda del modello da 150 a 160 km/h.
Altro punto che accomuna le due sorelle Ocean è la pompa di calore di serie. Oltre ad aumentare l’efficienza termica fino al 15%, il sistema sfrutta il calore residuo dell’ambiente circostante, della catena cinematica, dell’abitacolo e persino delle batterie e può funzionare in un’ampia gamma di temperature. La gestione termica intelligente per le condizioni climatiche estreme promette un’eccellente autonomia di guida a basse temperature.
Tra le funzioni dell’auto elettrica che poche case automobilistiche offrono è il sistema VtoL. Acronimo di Vehicle to Load, questa funzione consente all’automobile di fornire energia a dispositivi esterni, come edifici e infrastrutture, ma anche ad altri veicoli. Nello specifico Seal e Dolphin sono in grado di erogare fino a 3,3 kW di potenza consentendo di alimentare non solo le attrezzature elettriche quando si va in tenda, ma all’estremo, potrebbe erogare per diversi giorni l’energia necessaria alla baita di montagna dove non arriva la corrente.
Servizi si assistenza alla guida e infotainment
Oggettivamente, il test-drive è stato così breve che non abbiamo avuto la possibilità di provare tutti i sistemi di assistenza alla guida. Il percorso molto lento nel centro di Milano ha reso impossibile la verifica ad esempio del cruise control adattivo o di quello intelligente. C’è però da dire che sia Dolphion che Seal hanno ottenuto le cinque stelle Euro Encap. Trai test più rigorosi al mondo per la valutazione della sicurezza delle vetture, di fatto, l’Euro Encap certifica che Dolphin e Seal sono tra le automobili più sicure del mercato al pari di Volkswagen Golf o Toyota Corolla.
Il livello di silenziosità in città è davvero alto così come il comfort di guida dato dagli ammortizzatori a frequenza variabile montati sulla versione Excellence-AWD di Seal, l’unica che in realtà abbiamo provato. Dotata di quattro modalità di guida (Eco, Normale, Sport, e Snow) non abbiamo trovato il sistema per aumentare la resistenza della frenata rigenerativa, elemento molto utile soprattutto per la guida in città.

Plancia BYD Dolphin.
Alcuni peccati di gioventù si riscontrano anche sul lato cockpit e infotainment. Il display LCD rettangolare da 10,25 pollici del cruscotto si nasconde in parte dietro al volante, mentre lo schermo da 15,6 pollici della plancia centrale è davvero molto grande. A suo vantaggio la possibilità di farlo ruotare da orizzontale a verticale e viceversa. Il cambio, però, delle schermate è lento, avviene a scatti e in un lasso di tempo molto percepibile. Il navigatore del sistema è in italiano, mentre l’assistente di guida, pur avendo impostato la nostra lingua ha continuato a risponderci in inglese. . . .
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https://www.wired.it/gallery/byd-seal-dolphin-prova-recensione-caratteristiche/
16/11/23, WIRED