Il Coronavirus è ormai arrivato anche negli Stati Uniti e le compagnie automotive corrono ai ripari per tutelare la salute dei propri dipendenti. Fiat Chrysler, dopo aver chiuso gli stabilimenti in Europa, ha deciso di sospendere la produzione nei suoi impianti del Nord America fino alla fine di marzo. La decisione è stata presa in accordo con lo United Auto Workers, il sindacato americano dei metalmeccanici, che rappresenta lavoratori negli Stati Uniti, a Porto Rico e in Canada.
“Dobbiamo assicurarci che i nostri lavoratori si sentano sicuri sul posto di lavoro e che tutte le misure possibili siano adottate per garantire la loro protezione. Continueremo a fare ciò che è giusto per le nostre persone durante questo periodo di incertezza. Anche se la priorità è la salute dei lavoratori, stiamo anche valutando l’impatto di tutte le misure prese all’interno della società e delle condizioni macro economiche finanziarie legate all’emergenza coronavirus. Daremo un aggiornamento quando la valutazione sarà completata e avremo una visibilità sufficiente sulle condizioni di mercato”, il commento di Mike Manley, amministratore delegato del gruppo.