Da una ricerca condotta da EY, Ernst & Young, società di consulenza, è emerso che quasi un italiano su due nei prossimi tre anni sceglierebbe un’auto elettrica o ibrida, oltre sei su dieci sono ben disposti nell’utilizzo di veicoli a guida autonoma e cresce anche l’uso dei servizi di sharing mobility. Per questa ricerca è stato preso in considerazione un campione di 1500 consumatori in occasione del convegno “La mobilità del possibile”, a Palazzo Lombardia.
L’auto, secondo i dati della ricerca, resta la prima scelta per la mobilità degli italiani (circa il 70%), ma almeno la metà degli intervistati del campione ha affermato che nel caso dovesse cambiare auto penserebbe ad una elettrica o ibrida (47,4%). Sempre sul totale, il 63% si è detto ben disposto ad utilizzare i sistemi automatizzati di guida, in quanto possono garantire sicurezza. Infine, il 91% si dichiara soddisfatto della sharing mobility, anche se si tratta ancora di un utilizzo sporadico: gli utilizzatori assidui (almeno una volta a settimana), infatti, sono meno del 10%.
“La smart mobility è un fenomeno rilevante e strategico per lo sviluppo sostenibile dell’economia. Si stima che questo mercato abbia un valore superiore ai 200 miliardi di euro (dato a livello nazionale, ndr) e che nei prossimi 5 anni assorbirà in Italia circa 2,4 milioni di persone, di cui solo il 45% appartenenti al comparto automotive in senso stretto. Per crescere l’ecosistema della mobilità ha, però, bisogno che la dimensione istituzionale e quella infrastrutturale avanzino in parallelo, con un allineamento e coordinamento continui”, il commento di Donato Iacovone, amministratore delegato di Ey in Italia.