Continental e Michelin, due tra le principali aziende di componentistica per l’auto, hanno annunciato piani di riduzione costi e di conseguenza di organico. Questo si è reso necessario dal calo di vendite che il mondo automotive (anche i costruttori non se la passano bene) ha recentemente subito.
La prima ha intenzione di tagliare il personale fino a 20 mila unità entro il 2029. Verrà terminata la produzione di pneumatici per camion nello stabilimento di Petaling, in Malesia, entro il 2019 e i licenziamenti conteranno 270 unità. Il taglio maggiore ci sarà negli stabilimenti di tedeschi di Roding e Limbach-Oberfronha: il primo vedrà la cessazione entro il 2024 della produzione di pompe ad altra pressione e a perdere il posto di lavoro saranno 320 lavoratori sui 540 totali; nel secondo, invece, entro il 2028 ci sarà la fine della produzione degli iniettori di diesel e 860 perone sulle 1230 occupate verranno licenziate.
I provvedimenti messi in atto riguarderanno anche lo stabilimento di Pisa. La fabbrica verrà convertita per altre funzioni (ad ora vengono realizzati iniettori per motori e benzina) e ben 500 saranno i posti tagliati. Questo avverrà nel periodo tra il 2023 e il 2028.
Michelin, altresì, ha deciso di voler chiudere lo stabilimenti di Bamberga (Baviera) entro il 2021. Per gli 858 operai che perderanno il posto, l’azienda si impegnerà in un programma di sussidi e corsi di riqualificazione. Sono stati stanziati ben 167 milioni di euro.