Una settimana fa (precisamente il 4 luglio) una delle icone dell’automobilismo italiano ha spento 62 candeline. Stiamo parlando della Fiat 500, probabilmente l’auto che va incarnare il simbolo della mobilità nel nostro Paese. Per celebrare al meglio la ricorrenza, la Fiat, che oggi compie 120 anni, ha presentato una nuova versione speciale dell’auto, la Dolcevita.
Il veicolo è caratterizzato da un colore bianco gelato con le linee rosse che avvolgono la silhoutte dell’auto. Ha due configurazioni (berlina e cabrio) e può essere equipaggiata con motore a benzina (0.9 Twin Air o 1.2) e Gpl.
Analizzando, invece, l’aspetto storico dell’auto è possibile dividerla in tre serie: la prima risale al 1957, quando fu costruita una piccola utilitaria che consumasse il meno possibile: in quegli anni ci fu la crisi del canale di Suez e il prezzo della benzina salì alle stelle. L’auto ebbe un successo stratosferico negli anni del boom economico (1960) e da qui divenne l’auto simbolo della motorizzazione italiana. Alla sua uscita di scena, nel 1975, si contarono 4 milioni di esemplari venduti.
Meno fortuna ha avuto la seconda serie, nata nel 1991. Avanzata dal punto di vista tecnologico, non riuscì ad avere lo stesso successo del suo predecessore probabilmente per la forma squadrata e poco accattivante. L’ultima, quella del 2007, ha rappresentato una rivincita per la casa automobilistica torinese. La 500 si presenta come un’auto alla moda e capace di soddisfare quelle che sono le esigenze della clientela: le combinazioni disponibili tra accessori e allestimenti sono 549.936.