L’industria dell’auto inglese vive un momento di impasse. Questo ovviamente è dovuto dall’incertezza sul futuro del Paese, il cui Governo è impegnato nelle trattative con l’Unione europea per arrivare ad un accordo finale per attuare la “Brexit” in maniera ordinata e non senza alcun accordo (Hard Brexit).
Da ieri, 8 aprile, gli impianti di Jaguar Land Rover hanno chiuso per l’intera settimana, in attesa di novità sull’effettiva data di uscita della Gran Bretagna dall’UE. Al momento dovrebbe essere il 12 aprile, ma con molta probabilità il Paese chiederà un rinvio fino al prossimo 30 giungno.
Così come la Jaguar, anche Mini (gruppo Bmw) e Rolls Royce resteranno chiuse, mentre Vauxhall (gruppo Psa) ha anticipato la chiusura estiva. Chiusi anche gli impianti che si occupano di motori: quello di Jaguar Land Rover a Wolverhampton e di Hams Hall per Mini. Honda intende fermare il proprio per sei giorni, verosimilmente gli stessi in cui non usciranno le auto dalla catena di montaggio.
Da ricordare, inoltre, che Honda ha già annunciato che intende spostare la produzione in Giappone e chiudere la fabbrica di Swindon, che impiega 3.500 operai. Altresì, Nissan ha comunicato che l’X-Trail non verrà realizzato, come previsto inizialmente, negli impianti di Sunderland.