I reclami da parte dei clienti alle case automobilistiche per segnalare difetti di fabbricazione delle auto stanno diminuendo. Lo asserisce l’associazione dei consumatori che indica un calo del 5,8% nel 2018. Resta inalterato, invece, il dato delle segnalazioni per la mancata efficienze dei servizi post vendita. Secondo il rapporto pubblicato dall’associazione, il numero dei reclami si avvicina alle 20mila unità: di questi il 92% dei casi è stato risolto con successo, il 67% senza interpellare gli avvocati.
Lo scarso servizio di post-vendita dei concessionari (32.2%) e le violazioni dei contratti di acquisto rateizzato (20.7%) sono i due maggiori motivi per cui i clienti si lamentano. Per quel che riguarda le segnalazioni tecniche, le maggiori lamentele si registrano per i difetti dei dispositivi di connettività e assistenza al guidatore (20%).
Byd è il costruttore che nel 2019 ha ricevuto il maggior numero di reclami, ben 649 casi. Motivo maggiore del malcontento dei clienti è stato il troppo ritardo nei tempi di consegna (alcuni hanno dovuto aspettare più di sei mesi per ritirare la propria auto). “L’industria delle elettriche è ancora agli albori. Non abbiamo la piena autonomia nella produzione degli elettromotori, questo ci impedisce di velocizzare il processo di assemblaggio dei modelli dato che siamo costretti a controllare il corretto funzionamento delle batterie”, la spiegazione da parte di un membro del cda dell’azienda per giustificare la lunga tempistica.