La grande utilità dei navigatori satellitari
I navigatori satellitari sanno essere davvero un prezioso alleato degli automobilisti, e questo è noto.
La comodità di impostare un determinato indirizzo e di poterlo raggiungere nel comfort più totale, senza dover consultare delle carte topografiche e senza dover chiedere indicazioni a dei passanti, è davvero indiscussa, di conseguenza non stupisce il fatto che questi dispositivi siano molto diffusi e che gli accessori auto che li riguardano siano tra i più richiesti in assoluto, sia nei negozi fisici che in e-commerce specializzati quali DadoShop.
La notizia di questo bug sta trovando ampi spazi nei siti web dedicati al mondo della tecnologia: cerchiamo dunque di fare il punto sulla questione.
Il paragone con il Millennium bug
C’è chi ha paragonato questo timore a quello che si registrò quasi vent’anni fa in occasione del “Millennium bug”, quando si temeva che lo scoccare dell’anno 2000 avrebbe creato grossi problemi informatici in tutto il mondo: non fu assolutamente così, dal momento che l’ingresso nel nuovo millennio causò solo alcuni piccoli fastidi a un limitatissimo numero di dispositivi.
Anche il bug relativo ai GPS, il quale è stato battezzato WRNO (acronimo di GPS week number roll-over), non sarà affatto un qualcosa di preoccupante, anche in considerazione del fatto che l’utente può porre rimedio ad eventuali malfunzionamenti in un modo assolutamente agevole.
Da dove nascono questi timori?
Senza affrontare l’argomento in modo oltremodo tecnico possiamo sottolineare che alcuni navigatori satellitari obsoleti, dunque una sparuta minoranza di quelli oggi utilizzati, hanno un sistema di codifica che consente loro di immagazzinare fino ad un massimo di 1024 settimane.
Il giorno 6 aprile 2019 giungerà appunto alla fine tale lasso temporale, ed è proprio questa la ragione per cui si ritiene che i dispositivi potrebbero palesare dei difetti nel loro funzionamento.
Ma come si può fare, dunque, per evitare rischi?
Come evitare eventuali malfunzionamenti
Sono stati gli stessi “colossi” del settore a fornire delle indicazioni a tale riguardo: chi possiede un navigatore molto datato e vuol mettersi al riparo da quest’eventualità, non deve fare altro che scaricare l’aggiornamento del firmware.
Come si diceva, questa semplice operazione può essere utile esclusivamente per i navigatori auto più datati: per tutti gli altri modelli, infatti, il problema non si pone.
Già da lunghi anni, infatti, le case produttrice specializzate in tali articoli tecnologici propongono dei modelli contraddistinti da un sistema di memorizzazione molto più vasto il quale esclude, appunto, simili eventualità.
I navigatori di ultima generazione possono infatti immagazzinare nella loro memoria fino a 8192 settimane, di conseguenza la necessità di scaricare degli aggiornamenti per evitare difetti di funzionamento si presenterà tra oltre 150 anni.
Per ovvi motivi, dunque, questo problema non tocca minimamente chi oggi utilizza questi dispositivi, senza trascurare il fatto che tra oltre un secolo e mezzo si saranno sicuramente registrati dei progressi tecnologici che oggi non possiamo neppure immaginare.
Vinicio Paselli