Le auto d’epoca tornano protagoniste al Paris Expo Porte de Versailles (Parigi), dal 6 al 10 Febbraio, uno dei più importanti appuntamenti di settore.
Per l’occasione e per celebrare i 70 anni dell’Abarth, FCA Heritage – si occupa della promozione del patrimonio storico dei marchi Alfa Romeo, Fiat, Lancia e Abarth – esporrà una selezione di vetture d’epoca che raccontano la collaborazione tra la Casa dello Scorpione e gli altri marchi italiani di FCA: Alfa Romeo 750 Competizione (1955), Fiat Nuova 500 elaborata Abarth “Record” (1958), Abarth 1000 Monoposto Record Classe G (1965) – con cui Carlo Abarth conquistò personalmente il centesimo record del marchio che porta il suo nome – Lancia Rally 037 (1982), e all’Alfa Romeo 8C Spider (2010), supercar realizzata dal Centro Stile Alfa Romeo e prodotta in edizione limitata a 500 esemplari, che sarà proposta in vendita dopo aver ricevuto la Certificazione di Autenticità Alfa Romeo Classiche nell’ambito del progetto “Reloaded by Creators”.
Nel 1949, Carlo Abarth fondò la scuderia sportiva che porta il suo nome e nel logo il suo segno zodiacale. Un’azienda vocata prettamente alla produzione di automobili dall’anima racing e, in seguito, anche a quella di componenti meccaniche per l’elaborazione di modelli di altri costruttori. Già a partire dagli anni Cinquanta l’Abarth iniziò a lavorare su vetture Fiat, dando vita alle leggendarie elaborazioni capaci di conquistare in pista ogni tipo di record. Negli stessi anni sviluppò per l’Alfa Romeo kit di trasformazione per auto di serie e si dedicò alla sperimentazione estrema, realizzando prototipi in esemplare unico. La collaborazione stabile con Lancia, invece, si consolidò alla fine degli anni Settanta, concretizzandosi in quindici anni di straordinari successi sportivi nei campionati mondiali rally ed endurance.
Le auto
Nel 1957 Carlo Abarth decise di impegnarsi per dare lustro alla Fiat Nuova 500, vettura utilitaria dotata di prestazioni non certo da auto da corsa. La 500 da lui elaborata, con un motore che sviluppa 26 CV e capace di spingerla alla velocità massima di 118 km, corse nell’autodromo di Monza per 168 ore consecutive collezionando 6 record internazionali. La vettura in esposizione – che è quella utilizzata a Monza – è anche il primo esemplare in assoluto di Fiat 500 elaborata da Abarth.
A molti anni di distanza dall’ultima competizione vissuta da pilota, a 57 anni Carlo Abarth decise di tentare l’impresa del record di accelerazione sul quarto di miglio con una vettura di Classe G, all’autodromo di Monza: nel 1964 la FIA aveva infatti istituito la novità dei record sulle brevissime distanze. Abarth si sottopose a una dieta rigorosa (si dice basata soltanto sulle mele) arrivando a perdere i 30 kg necessari a entrare nell’abitacolo e gareggiare senza appesantire eccessivamente la vettura. Nell’ottobre 1965 la Abarth 1000 Monoposto Record Classe G, fece il record di accelerazione sul quarto di miglio e sui 500 metri, battendo le temute BMW e Porsche.
La storia della collaborazione tra Carlo Abarth e l’Alfa Romeo per la realizzazione della 750 Competizione – il cui nome in codice deriva dalla sigla di progetto della Giulietta – rimase a lungo segreta. Il progetto nacque con l’intenzione di realizzare una vettura di categoria Sport basata sulla Giulietta e di riaprire il capitolo competizioni dopo l’abbandono della Formula1 dopo la vittoria dell’Alfa Romeo nel campionato 1951. La vettura da lui predisposta presentava un motore a 4 cilindri bialbero in lega leggera, con cilindrata incrementata a 1488 cm3 e con la “doppia accensione”. La vettura fu testata con successo, dimostrando buone qualità dinamiche, ma il progetto venne abbandonato perché l’Alfa decise di non tornare a competere nelle corse. La 750 Competizione in mostra rappresenta quindi un esemplare unico.
La collaborazione tra Abarth e Lancia si consolidò dopo l’acquisizione della Casa dello Scorpione da parte di Fiat, quando l’Abarth diventò il reparto corse dell’azienda al servizio di tutti i marchi del Gruppo. È grazie a questa collaborazione che, negli anni Ottanta, iniziò la storia gloriosa della Lancia Rally. Connubio perfetto tra la carrozzeria disegnata da Pininfarina e la meccanica sviluppata da Abarth, la vettura fu concepita per sostituire, nelle competizioni rallystiche internazionali, la celebre ma ormai datata Fiat 131 Abarth Rally. Nel 1983, nonostante l’agguerrita concorrenza delle nuove Audi Quattro a trazione integrale, la Lancia Rally Gr. B conquistò anche il Campionato Europeo e quello Italiano con alla guida l’allora venticinquenne Miki Biasion.
Lanciata nel 2008 e derivata dall’Alfa Romeo 8C Competizione del 2006, l’affascinante 8C Spider è stata prodotta in edizione limitata a 500 esemplari. Realizzata dal Centro Stile Alfa Romeo, la supercar “scoperta” conferma l’eccellenza del marchio in questo settore, come dimostrano alcuni dei suoi spider riconosciuti tra i più belli della storia dell’automobilismo mondiale, quali la Giulietta Spider degli anni 50 o il mitico Spider “Duetto” reso celebre dal film “Il laureato” del 1967 con un giovane Dustin Hoffman.