Il Parlamento europeo ha deciso che il 34% dell’energia consumata dai cittadini comunitari dovrà provenire da fonti rinnovabili entro il 2030. Inoltre ha deciso che non potranno più essere consumati suoli per scopi estranei all’alimentazione umana, dunque l’olio di colza, di palma e di soia non potrà più essere contenuto nei biocarburanti. Ricordiamo che in paesi come la Croazia l’olio di colza è stato usato per anni per alimentare i motori, ma ora che la Croazia appartiene all’UE la musica cambia.
L’anno scorso, il 51% dell’olio di palma utilizzato in Europa è finito nei serbatoi di auto e camion.
Secondo la ong ambientalista Transport & Environment il biodiesel prodotto da olio vegetale vergine è il biocarburante più popolare ed economico sul mercato europeo, con una quota di mercato del 75% nel 2017. Di tutto il biodiesel, l’olio di palma ha le emissioni di gas serra più alte, pari a tre volte le emissioni di diesel fossile, perché l’espansione delle palme provoca la deforestazione e il drenaggio delle torbiere nel Sud-est asiatico, in America Latina e in Africa.
L’obiettivo dell’Unione Europea è quello di incrementare la quota di carburanti provenienti da fonti rinnovabili e sostenibili al 14% entro il 2030.
Vinicio Paselli
Fonte: https://www.automoto.it/news/ue-via-l-olio-di-palma-dal-biodiesel.html