Fonte: https://www.androidpit.it/ecco-quali-delle-migliori-auto-d-epoca-diventeranno-elettriche
Possedere un’auto d’epoca è sempre stata una questione di dare e avere. Certo, si ottiene l’aspetto iconico, un’estetica cool e un motore dal sound vintage, ma ci sono anche degli aspetti negativi ben noti, come riparazioni e manutenzioni costose e senza fine, guasti e inaffidabilità. Tuttavia, oggi le cose stanno cambiando.
Perché convertire un’auto d’epoca in elettrica?
Chiunque nutra interesse per le auto d’epoca sa che le parti originali sono tutto in questo settore, soprattutto quando si tratta del loro valore. I collezionisti di auto d’epoca desiderano un veicolo il più vicino possibile alle condizioni originali ed è questo ciò che porta a prezzi più alti. Allora perché il proprietario di un’auto d’epoca dovrebbe convertirla in una interamente elettrica?
Il problema dell’affidabilità è una delle maggiori ragioni. Possedere una Aston Martin DB5 in grado di comportarsi come un’auto moderna e che non si danneggia mai è un sogno ed esistono varie officine in grado di trasformare auto d’epoca tramite degli impianti elettrici affidabili e sospensioni moderne. Quindi no, non si tratta solo di affidabilità.
Uno dei motivi principali della crescita di questa tendenza è l’imminente divieto dei combustibili fossili. Nel Regno Unito, ad esempio, tutte le auto dovranno essere ad emissioni zero entro il 2040, anche se il governo desidera anticipare tale data al 2032. In Francia, la situazione è pressoché la stessa, mentre in Norvegia, dove più del 50% delle nuove vetture sono già completamente elettriche, il motore a combustione interna verrà abolito entro il 2025. Questo è un grande problema per gli appassionati di auto d’epoca. Che senso ha possedere quelle roadster in ottime condizioni se poi andare in giro con esse sarà ritenuto illegale?
Il terzo motivo è di natura ambientale. La consapevolezza del riscaldamento globale e dei cambiamenti climatici continua a crescere, così come il desiderio di adottare uno stile di vita più verde, soprattutto per coloro che sono sotto gli occhi dell’opinione pubblica. C’è un bel crossover con il tipico mercato delle auto d’epoca (le più ricche e famose) e con chi vuole fare scelte di vita più rispettose dell’ambiente.
Jaguar 1960s E-Type Zero
La casa automobilistica britannica ha già confermato che sta lavorando ad una versione completamente elettrica della sua auto d’epoca degli anni ’60. Jaguar ha svelato il suo concept nel settembre 2017, quando ha convertito una Jaguar E-type Roadster del 1968. L’iconica vettura era dotata di una batteria da 40kWh e di un gruppo propulsore elettrico da 220kW. Pesava 46 kg in meno della E-Type originale e il produttore ha riferito che sarebbe stata in grado di raggiungere un’autonomia di 270 km. È stata chiamata Jaguar E-Type Zero ed è assolutamente adorabile.
Da allora, Jaguar ha confermato che continuerà il suo progetto di conversione. L’idea è che gli attuali proprietari di E-type saranno in grado di convertire le loro auto d’epoca in versioni completamente elettriche, oppure sarà possibile acquistarne una già pronta.
La E-Type originale fu venduta tra il 1961 e il 1975 e fu guidata dai uomini ricchi e famosi, come Frank Sinatra, Roy Orbison, George Best e George Harrison. Jaguar prevede di effettuare le prime consegne nel 2020 e si stima che una E-Type completamente restaurata possa costare circa 300000 sterline e saranno necessari altre 60000 sterline per la sua conversione elettrica.
Aston Martin 1970 DB6 MkII Volante
In modo simile a Jaguar, anche Aston Martin ha deciso di percorrere la strada della conversione. Il produttore britannico ha sviluppato un kit di conversione elettrico in grado di portare la tecnologia powertrain ad alcune delle sue auto classiche del passato. Il primo modello è la DB6 MkII Volante del 1970, che Aston Martin chiama Heritage EV.
Aston Martin utilizza la tecnologia EV, sviluppata nell’ambito del progetto Rapide E. Il brand automobilistico sta anche lavorando con la divisione tecnica del team Williams Formula 1 e sarà in grado di offrire un’autonomia di 320 km.
Il concetto di DB6 MkII Volante Heritage EV del 1970 è caratterizzato da una cella che il produttore chiama “cassette” e che si trova sul motore originale e sui supporti del cambio, racchiusa all’interno della propria cella autonoma. I cavi dell’unità alimentano poi gli impianti elettrici dell’automobile. L’alimentazione è gestita da uno schermo dedicato, montato all’interno dell’auto.
È interessante anche sapere che sia Jaguar che Aston Martin offrono conversioni completamente reversibili.
Le società di trasformazione di terze parti sono dappertutto
Oltre ai grandi produttori, esistono anche altre aziende di terze parti che sono in grado di convertire all’elettrico queste grandi auto d’epoca. Abbiamo già visto alcuni esempi, come la Ferrari 308 del 1978, dotata di un triplo motore HPEVS Custom Electric AC-51 “V-8” in grado di offrire un’autonomia di circa 240 km.
Retro-EV
Retro-EV è la creazione del fondatore e CEO, Michael M. Richardson. L’azienda è nata in Estonia, ma è cresciuta fino alla Finlandia. L’idea è quella di costruire e poter guidare opere d’arte automobilistiche in modo sostenibile. L’azienda combina i migliori elementi dei classici attuali con i migliori elementi dei moderni veicoli elettrici. Finora, Retro-EV ha ridato vita ad una Triumph E-GT6 e una MG Roaster, ma anche una Rolls Royce Corniche.
A differenza di quanto stanno facendo Jaguar e Aston Martin, queste sono trasformazioni completamente elettriche. L’auto è stata dunque quasi completamente ricostruita per poter contenere il gruppo propulsore elettrico. Di conseguenza, non sarà possibile tornare alla condizione originale.
Inoltre, il loro prezzo non è poi così folle come si può immaginare. L’E-GT6, ad esempio, costa 79450 euro. A questo prezzo si ottengono 110 kW di potenza e un’autonomia fino a 125 km. La MG è un po’ più costosa, a partire da 150000 euro, mentre la Rolls Royce si avvicina ai 250000 euro.
Altri convertitori di terze parti
Esistono poi altre aziende come Zelectrics, che converte su ordinazione una vasta gamma di auto d’epoca, come e vecchie Volkswagen. Abbiamo potuto vedere alcuni esempi di restauro, come il Maggiolino e il Camper Van, ma Zelectrics si è anche occupato di alcune Porsche classiche.
David Benardo, amministratore delegato e direttore del reparto R&D di Zelectrics, ha iniziato il tutto con un concetto semplice, ovvero portare “dotare il design tedesco di un propulsore elettrico ad alte prestazioni”. L’azienda non solo monta un gruppo propulsore elettrico al 100%, ma migliora anche le sospensioni, le luci, i freni e altro ancora.
Non è nemmeno necessario possedere l’auto in questione, poiché in quel caso ci penserà Zelectrics stessa a trovarlo per voi prima di convertirlo in elettrico. L’azienda ha sede a San Diego, California, ma possiede molte filiali in Europa.
Poi c’è Electrifi, una startup che non molto tempo fa ha annunciato l’intenzione di creare più di 150 nuovi posti di lavoro nell’ambito di un investimento di 50 milioni di euro in Irlanda. Electrifi trasforma le auto d’epoca in auto completamente elettriche utilizzando componenti Tesla. Per ora, l’azienda si sta concentrando sulle auto di alta gamma come Ferrari, Lamborghini e Aston Martin. Non offrono un trattamento economico, ovviamente, ma ha intenzione di avviare anche diversi progetti entry-level che partono da circa 30000 euro.
Il capo di Electrifi, Norman Crowley, ha riferito che la startup mira a far debuttare la propria auto progettata e prodotta in Irlanda a partire dal 2020. Electrifi ha anche una consociata chiamata Electric Classic Cars (ECC) che sarà lieta di vendere le varie componenti che vi aiuteranno nella conversione della vostra auto.
Sembra che il trend della conversione all’elettrico sia davvero in crescita ultimamente. Certo, si tratta di un mercato di nicchia o un hobby, ma è di buon auspicio per il futuro dei veicoli elettrici. Vi lascerete convertire anche voi?
Fonte: https://www.androidpit.it/ecco-quali-delle-migliori-auto-d-epoca-diventeranno-elettriche
Vinicio Paselli