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Con le nuove normative europee in arrivo nel 2025, le case automobilistiche dovranno produrre sempre meno auto a benzina per evitare multe e sanzioni. Tradotto: le auto elettriche potrebbero diventare più economiche per incentivare le vendite, mentre quelle a motore endotermico sempre più care. Capiamo come e perché.
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Se il 2035 è l’anno in cui potrebbe esserci uno stop ai motori endotermici, il 2025 si profila come un anno altrettanto importante per l’industria automobilistica.
Le nuove normative europee, infatti, imporranno una drastica riduzione delle emissioni di CO2 – tra i principali colpevoli dell’inquinamento atmosferico – passando da 115,1 g/Km a 93,6 g/Km. Questa regolamentazione più stringente costringerà i produttori di auto tradizionali a rivedere i loro metodi produttivi, con un probabile aumenti dei prezzi per i veicoli a combustione.
Allo stesso tempo, l’industria delle auto elettriche sta guadagnando terreno, con costi di produzione in calo e tecnologie avanzate che ne abbassano il prezzo finale. Entro il 2025, la mobilità elettrica diventerà così un’opzione non solo sostenibile, ma anche economicamente vantaggiosa. Ecco i dettagli.
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Auto elettriche, dal 2025 saranno meno care di quelle a benzina?
Nel 2025, i costruttori automobilistici affrontano nuovi limiti UE sulle emissioni di CO2, con multe che potrebbero raggiungere i 15 miliardi di euro per chi supera i limiti. Di fronte a queste penalità, aziende come Stellantis prevedono di ridurre la produzione di auto a combustione interna, aumentando così il prezzo di queste vetture.
Contemporaneamente, per stimolare la vendita di auto elettriche, ancora sotto la quota di mercato richiesta per bilanciare le emissioni, i costruttori stanno introducendo sconti e promozioni significative.
Questa strategia renderà le auto elettriche più accessibili e, combinata con l’aumento dei prezzi delle auto a benzina, potrebbe rendere le EV l’opzione più economica per i consumatori entro il 2025, modificando così la preferenza del mercato verso una mobilità più sostenibile.
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Quando conviene acquistare un’auto elettriche con le nuove normative?
Chi desidera un veicolo elettrico potrebbe risparmiare non poco attendendo un ulteriore calo dei prezzi, a meno che non si presentino iniziative e offerte vantaggiose nell’immediato, com’era successo con gli ecobonus.
Incentivi auto che a quanto pare non saranno confermati anche nel 2025. Per auto a benzina, diesel o ibride non plug-in, specialmente quelle con alte emissioni di CO2, è consigliabile acquistare il prima possibile per evitare i probabili rincari.
Mentre auto ibride plug-in, favorite dal ciclo di omologazione WLTP, potrebbero vedere un calo dei prezzi grazie massicce campagne marketing da parte dei produttori e all’introduzione di nuovi modelli, soprattutto dalla Cina.
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L’impatto delle nuove normative sui costruttori e le esenzioni
Secondo una recente analisi del Consiglio Internazionale per il Trasporto Pulito (ICCT), nel 2023 la media delle emissioni di CO2 delle auto nuove in Europa è stata di 107 g/km, ben al di sopra dell’obiettivo di 93,6 g/km previsto per il 2025. Questo obiettivo, tuttavia, si adatta leggermente a seconda del peso medio dei veicoli di ciascun costruttore.
Ad ora, Ford e Volkswagen si trovano tra i più lontani dal raggiungere i nuovi limiti di emissione, con Mercedes-Benz non molto distante. Al contrario, Stellantis – che ha da poco lanciato i suoi nuovi modelli, come la Grande Panda elettrica – si avvicina più degli altri al traguardo. Volvo e il pool di Tesla, invece, hanno già soddisfatto i requisiti previsti per il 2025.
L’UE ha anche stabilito delle deroghe basate sul volume delle vendite, che consentono a determinati produttori di differire l’adeguamento ai nuovi standard. Le aziende che vendono tra 10.000 e 300.000 veicoli all’anno hanno diritto a queste condizioni più flessibili.
Marchi specializzati come Ferrari o Aston Martin, nonché produttori più piccoli che vendono meno di 1.000 auto all’anno, godono di una completa esenzione fino al 2035, o addirittura a tempo indeterminato.
Infine, per quanto riguarda Porsche, finché resta sotto la soglia delle 300.000 unità vendute, non dovrà preoccuparsi di queste limitazioni fino al 2029. In quel momento, l’arrivo di nuovi modelli elettrici come la Macan e la 718 Cayman elettrica contribuirà a ridurre ulteriormente le emissioni medie del marchio. (Fonte foto: sito Fiat)
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14/11/24
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