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Il dibattito sull’evoluzione del settore automobilistico verso un futuro full-electric è più attuale che mai. Mentre il mercato fa di tutto per lanciare i veicoli elettrici (EV), resta ancora cruciale la domanda sul futuro: un mondo in cui tutti si spostano con le auto elettriche, saranno sufficienti le infrastrutture esistenti?
Case automobilistiche come Tesla, Volkswagen, e General Motors stanno investendo miliardi per sviluppare nuove tecnologie e ampliare le loro gamme di auto elettriche.
La crescita nella vendita dei veicoli elettrici è altalenante, alimentata spesso non solo dalle normative governative che incentivano la produzione e l’acquisto di veicoli elettrici, ma anche da un aumento della consapevolezza ambientale tra i consumatori. Le auto elettriche, infatti, offrono una soluzione potenzialmente efficace per ridurre le emissioni di CO2, uno dei principali responsabili del cambiamento climatico.
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Eppure, nonostante il loro potenziale, le auto elettriche devono affrontare ancora importanti sfide
La questione dell’autonomia rimane cruciale: sebbene i modelli più recenti offrano autonomie che superano i 500 km, l’ansia da ricarica è ancora un deterrente per molti acquirenti. Inoltre, l’infrastruttura di ricarica non è uniforme a livello globale, con alcune regioni ben coperte e altre che mancano di stazioni sufficienti.
Non è da sottovalutare la questione delle batterie, elemento chiave per i veicoli elettrici, la cui produzione rappresenta un’altra sfida.
Le batterie al litio richiedono materiali rari come il cobalto e il nichel, la cui estrazione e lavorazione sono spesso criticate per l’impatto ambientale e sociale. Tuttavia, la ricerca sta avanzando verso alternative più sostenibili e meno costose, come le batterie allo stato solido, che potrebbero rivoluzionare il settore nei prossimi anni.
Tuttavia, a livello globale, la dipendenza dai combustibili fossili è ancora significativa. La sfida è quindi duplice: non solo aumentare la produzione di EV, ma anche garantire che l’energia utilizzata per caricarli provenga da fonti pulite.
Perché un futuro full-electric diventi realtà, la transizione verso fonti di energia rinnovabile è fondamentale. Alimentare veicoli elettrici con elettricità prodotta da combustibili fossili ridurrebbe significativamente il loro impatto positivo sull’ambiente.
Paesi come la Norvegia, dove la quasi totalità dell’energia elettrica proviene da fonti rinnovabili, dimostrano che è possibile ridurre drasticamente le emissioni di CO2 dal settore dei trasporti.
Un futuro completamente elettrico è certamente possibile, ma richiederà un impegno coordinato da parte di governi, industria e consumatori.
Incentivi fiscali, investimenti in infrastrutture, ricerca e sviluppo di nuove tecnologie, e una maggiore consapevolezza ambientale saranno cruciali per superare le sfide attuali.
Anche perché l’Eafo, European Alternative Fuels Observatory, ha analizzato gli atteggiamenti dei cittadini UE nei confronti dei veicoli elettrici in dodici Paesi, ossia Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Ungheria, Italia, Lituania, Lussemburgo, Paesi Bassi, Slovenia, Spagna e Svezia ed ha pubblicato un sondaggio relativo a quanto vorrebbero spendere gli automobilisti per un’auto elettrica.
20.000 euro è l’obiettivo di spesa dei cittadini europei, compresi gli italiani, contro 15.000 euro per una tradizionale macchina termica a benzina o Diesel.
Con qualche picco insù e ingiù: in Germania, i consumatori sono disposti a pagare 25.000 euro per una BEV, in Ungheria 10.000 euro. Si preferisce acquistarla (magari a rate) nel 74%. Una su cinque è in leasing e una su dieci è un’aziendale.
In definitiva, mentre la strada verso un futuro full-electric è piena di ostacoli, la direzione sembra essere ormai tracciata. La domanda non è più se raggiungeremo un futuro elettrico, ma piuttosto quando e come ci arriveremo.
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28/8/24
INFORICAMBI.IT