Ford Capri, il ritorno cambia tutto: è suv-coupé ed elettrico

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Nata nel 1969, la storica Ford Capri torna sulla scena. Ma in tutt’altre forme e contenuti rispetto alla fastback, per proporre un suv-coupé elettrico su architettura MEB, gemello della Explorer

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Capri, in provincia di Colonia. Il nuovo suv-coupé elettrico si presenta con un nome storico, Ford Capri che fu coupé benzina dal 1969 con la prima serie e, oggi, di quel passato conserva giusto il nome. Sarà interessante registrare le reazioni – se ve ne saranno – in tema di “italian sounding“, visto il nome che rimanda a una delle perle del Belpaese ma certo non verrà prodotta entro i confini nazionali. 

Piuttosto, presso il sito Ford di Colonia, là dove fino al 2023 è stata assemblata la Fiesta, prima di essere tagliata dai listini. 

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FORD CAPRI ELETTRICA

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Ford Capri è un progetto su architettura MEB di Volkswagen, esattamente come l’Explorer. In un rapporto del tutto simile a quello che intercorre tra Volkswagen ID.4 e ID.5, ovvero, gemelli diversi per lettura stilistica: suv o suv-coupé.

Ritrovare dettagli della storica Ford Capri sul progetto elettrico è relativamente semplice. Si intravedono ma fanno parte di tutt’altra idea di vettura. Così, i gruppi ottici anteriori nelle forme rettangolari, l’andamento della linea dei finestrini davanti al montante posteriore. Richiami al passato, ma è la sostanza che conta. L’essere suv ed elettrico è in antitesi – e forse è conseguenza dei tempi – con quel che fu la Capri. Sui fari, i più attenti noteranno una grafica delle luci diurne molto di ispirazione Porsche, Taycan e non solo. Nella proposta top di gamma Premium, quattro ruote motrici, di serie sono del tipo Matrix led. 

Ford Capri elettrica è il terzo suv a batterie per il marchio, dopo Mustang Mach-E ed Explorer. Un quarto è atteso nei prossimi mesi, con Puma Gen-E. Per le dimensioni annunciate siamo nel segmento C superiore, con un’interessante offerta di spazio a bordo, tra bagagli (527 litri di volume alla cappelliera) e configurazione 5 posti.

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MOTORI, BATTERIE E AUTONOMIA DI MARCIA

Sul mercato si affaccia in due configurazioni di motogeneratore. Due ruote motrici posteriori da 286 cavalli, quattro ruote motrici e due motogeneratori per 340 cavalli. Due le opzioni di batteria, entrambe con chimica al NMC: 77 kWh effettivi per Capri 286, 79 kWh per la 340 cavalli. Soluzioni che differiscono anche per la potenza massima di ricarica in CC, rispettivamente di 135 kW e 185 kW. Inevitabilmente, di fronte a prestazioni molto più sportive su Capri AWD 340 cavalli, l’autonomia di marcia premia – per distanza percorsa – la proposta da 286 cavalli: 627 chilometri contro i 592 km. Un risultato che rispecchia le differenze in consumi energetici: da 13,3 kWh/100 km per la meno potente delle Capri, da 15 kWh sul top di gamma.

Sarà nel corso dell’autunno che Ford avvierà la commercializzazione e, sul fronte prezzi, dovrebbe posizionarsi a partire da poco oltre i 50 mila euro nella versione due ruote motrici. Un delta di prezzo di 2-3.000 euro sull’Explorer con pari caratteristiche.

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INTERNI E INFOTAINMENT

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A bordo, i contenuti e lo stile ricalcano il medesimo progetto, in un ambiente ben disegnato e composto dalla strumentazione da 5 pollici dietro al volante, che lascia  spazio al “protagonista”: il display dell’infotainment, da 14,6 pollici e servizi connessi, oltre al navigatore. Da segnalare un vano portaoggetti, nascosto alla vista, dietro alla strumentazione, ribattezzato My Private Locker. Ancora, tra i contenuti di serie, sin dalla Ford Capri d’ingresso, spazio al climatizzatore bi-zona, alla retrocamera di manovra, al cruise control adattivo con stop&go.

Capri Premium AWD offre, oltre ai fari Matrix led, i cerchi da 20″ anziché 19″, il portellone automatizzato e le luci d’ambiente. Dettagli integrabili, a richiesta, con il pacchetto Adas di Livello 2: Driver Assist pack. E’ composto dal parcheggio autonomo, dal mantenimento del centro corsia, dall’head up display e dall’assistente al cambio corsia. Di serie, invece, soluzioni come il mantenimento della corsia, la frenata d’emergenza con rilevamento del traffico trasversale, il Blind Spot Monitor e il supporto sul volante alle manovre d’emergenza, di scarto di un’ostacolo. . . .

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10/7/24, FLEET magazine