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Il debutto dell’originale suv Alfa Romeo svela le caratteristiche tecniche di un modello cruciale per il posizionamento che occupa sul mercato. Elettrica in due versioni, mild hybrid due o quattro ruote motrici, c’è una marcata identità Alfa sulla tecnica già nota di altri b-suv Stellantis
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Se l’Alfa Romeo Milano avrà sul mercato anche solo una parte dell’energia e passione che Jean Philippe Imparato ha mostrato nel presentarla, allora il suv sarà certo un protagonista tra i modelli a vocazione urbana. “Alfa Romeo è tornata? Macché! Stiamo sviluppando!”. Così l’a.d. nel tracciare la fase di ampliamento dell’offerta del brand, avviata nel 2021.
Finalmente, Milano (il suv). Un progetto atteso e che porta Alfa per la prima volta nel mondo delle elettriche, conservando la duplice alternativa termica mild hybrid. Sarà ordinabile già dall’11 aprile in edizione Speciale, sia con motore elettrico da 156 cavalli che mild hybrid da 136 cavalli.
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ALFA ROMEO MILANO
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MOTORI
Due le soluzioni previste per quest’ultima, di uguale potenza ma differenti per trazione: in una fase successiva al lancio arriverà, infatti, un’Alfa Romeo Milano Q4, destinata a impiegare lo stesso schema mild hybrid portato al debutto da Avenger 4xe, dotato di motorino elettrico sull’asse posteriore, oltre che sul cambio.
Non c’è da stupirsi che la condivisione tecnica (e di alcuni particolari all’interno) sia così vasta. L’architettura è comune, le motorizzazioni pure, fino a comprendere quell’Alfa Romeo Veloce da 240 cavalli, top di gamma dell’offerta elettrica. Ci aspettavamo una Quadrifoglio, sarà invece Veloce la sportiva a batteria: 54 kWh di energia, 240 cavalli, barre antirollio specifiche (maggiorate) e differenziale anteriore Torsen. Anche qui, familiarità tecnica con Abarth 600e.
La versione elettrica standard sarà, invece, una Milano da 156 cavalli, 410 km di autonomia e la medesima taglia di batteria (ricaricabile fino a 100 kW in CC).
Tornando alla Milano 1.2 benzina mild hybrid, i 136 cavalli sono supportati dal motorino elettrico installato sul cambio doppia frizione 6 marce (realizzato anche a Mirafiori, oltre al sito di Metz). Uno schema che permette al b-suv di muoversi per brevi frangenti in modalità elettrica, come nelle operazioni di parcheggio, di marcia in colonna stop&go, nonché di veleggiare a motore spento. Le specifiche tecniche diffuse al lancio dicono di una Milano mild hybrid il cui peso si posiziona a 1.305 kg, 1.545 kg per l’elettrica. Numeri da berlina compatta di un tempo. Il posizionamento è nel segmento B, altamente competitivo dal versante suv.
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DIMENSIONI
Le dimensioni del progetto Alfa Romeo sono di 4,17 metri di lunghezza (più di una Avenger, in ragione del design della fascia paraurti anteriore e posteriore), 1,78 metri in larghezza e 1,5 metri in altezza. Nel bagagliaio, ampio, spazio fino a 400 litri di volume, organizzati su tre livelli di doppiofondo e accessibili da un portellone hands free.
Milano elettrica, poi, ha un piccolo bagagliaio anteriore impiegato dal Centro Stile Alfa Romeo per creare un ordinato organizer del cavo di ricarica. Il caricatore di serie è da 7 kW, la serie lancio Speciale offre quello da 11 kW.
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PREZZI EDIZIONE SPECIALE
Al capitolo prezzi, il listino annunciato alla presentazione dice: Alfa Romeo Milano Elettrica da 39.500 euro; Milano mild hybrid da 29.900 euro.
Nella versione Speciale, edizione lancio, sono proposte entrambe con soluzione di noleggio di 36 mesi a 200 euro al mese, 10 mila km compresi nel canone ed extra chilometrico a 6 centesimi di euro per chilometro eccedente la soglia. Variano le soluzioni di anticipo e maxirata finale, con possibilità di restituzione o sostituzione dell’auto dopo i 35 mesi. L’anticipo è di 8.779 euro su Milano 1.2 mild hybrid, 20.610 euro per il riscatto (Taeg 6,42%).
Milano elettrica prevede un anticipo di 7.682 euro e riscatto di 24.786 euro (Taeg 6,23%): un’offerta a 36.500 euro, dal listino di 41.500 euro della Speciale, prevista in caso di rottamazione e con il regime in vigore ad aprile degli incentivi.
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INTERNI
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Continuando con il racconto del B-suv, a bordo è riuscita la differenziazione architettonica della plancia da altri modelli Stellantis: infotainment basso e al centro della plancia, superfici molto spigolose, rivestimenti in vinile e tessuto, bocchette dell’aria ispirate al quadrifoglio. C’è una personalità Alfa Romeo ben distinta. La strumentazione a cannocchiale misura 10,25 pollici, idem il display dell’infotainment con home page a widget e ChatGPT a completare l’assistente vocale. Un carryover di certe soluzioni si ritrova nei tasti a pianoforte sotto il display dell’infotainment. In materia di Adas, il Livello 2 di assistenza offre tutto il necessario per una guida sicura e comfortevole. Da segnalare la presenza dei fari anteriori Matrix led adattivi, il tetto panoramico e l’annuncio di promozioni dedicate ai clienti Alfa Romeo Mito e Giulietta.
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10/4/24, FLEET magazine