Le auto elettriche hanno compiuto degli importanti progressi nell’ambito dell’autonomia: qual è però la vera situazione attuale?
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Se l’uomo ha colonizzato il pianeta, evitando l’estinzione come altre specie, lo deve soprattutto alla sua capacità di evolversi. Da sempre abbiamo fatto ciò, e l’attuale allarme climatico ci pone di fronte a un’altra grande sfida. Benché attribuire tutta la responsabilità alle case automobilistiche sia eccessivo, è altrettanto vero che l’industria può svolgere un ruolo fondamentale con le auto elettriche. Di conseguenza, la classe politica ha fissato importanti obiettivi per il futuro. Lo vediamo anche in Italia, poiché la Commissione UE ha decretato il divieto di veicoli a combustione interna entro il 2035.
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Auto elettriche: la vera situazione per quanto riguarda l’autonomia
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Nel frattempo, il protocollo sulle emissioni Euro 7 richiederà ingenti investimenti da parte delle aziende per ridurre l’impatto ambientale. La diffusione delle veicoli elettrici a batteria (BEV) è stata finora frammentata, a causa di alcuni limiti nella transizione ecologica. Oltre ai prezzi elevati, dettati dalle spese di produzione, soprattutto per le batterie (il componente più costoso), l’autonomia convince poco. Sebbene siano stati compiuti progressi negli ultimi anni, una buona parte della popolazione rimane scettica. I dubbi, a onor del vero, sono perlopiù preconcetti, ma data la scarsa infrastruttura di ricarica, è essenziale compiere ulteriori progressi.
Le auto elettriche con autonomia limitata rischiano, infatti, di essere scomode per l’uso quotidiano, specialmente per chi deve percorrere lunghe distanze, come nel tragitto casa-lavoro o in viaggi verso mete lontane. Inoltre, tali veicoli finiscono spesso per essere meno convenienti dei veicoli a benzina o diesel, poiché richiedono più ricariche. E poi, vogliamo parlare di quanto il processo sia lento?
I governi e gli operatori del settore sono, pertanto, impegnati a migliorare le capacità di percorrenza delle auto elettriche. Le istituzioni politiche stanno investendo in ricerca e sviluppo per definire nuove tecnologie in grado di ottimizzare il rendimento delle auto su strada. In parallelo, i costruttori stanno destinando risorse significative alle batterie e ai motori ecologici con specifiche tecniche superiori. Negli ultimi anni, sono stati compiuti progressi rilevanti, portando l’autonomia media delle BEV da circa 150 km nel 2010 a circa 300 km nel 2023. Un progresso notevole, ma c’è ancora molta strada da fare rispetto alle unità endotermiche. Ad esempio, un veicolo a benzina o diesel con un serbatoio da 50 litri può percorrere circa 700 km. Per equiparare le forze, sono necessari progressi in tre direzioni cruciali: batterie di nuova generazione, motori elettrici più efficienti e tecnologie di ricarica rapida. Questi sono i requisiti essenziali per stimolare la diffusione delle auto elettriche.
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21/1/24
ClubAlfa