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Se ne sente parlare in continuazione e molti sostengono di fare buoni affari, ma cosa sono in realtà le auto aziendali?
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Sono note anche come automobili dell’impresa. Cosa sono le auto aziendali?
Si tratta, in concreto, di auto destinate a dipendenti, dipendenti o soci di società o utilizzate per uso d’impresa, come per esempio dai liberi professionisti che generalmente diventano veicoli per un uso promiscuo. Ma come funziona l’auto aziendale?
AUTO AZIENDALI
Oggi l’auto aziendale non è solo uno strumento di lavoro, ma anche un biglietto da visita nei confronti della propria clientela, quello che si definisce uno status symbol, o meglio ciò che ci hanno indotto a pensare le multinazionali della costruzione di automobili con miliardi di euro in martellante pubblicità giornaliera su ogni genere di media.
Le autovetture aziendali sono fiscalmente regolamentate dall’articolo 164 del TUIR, e al pari degli autocaravan sono soggette a un trattamento fiscale definito “forfettario”.
LA NORMATIVA DI RIFERIMENTO
La norma stabilisce (ad esclusione di rari casi, come vedremo, ad esempio riguardo agli agenti di commercio) che sul costo dell’auto aziendale si possa scaricare il 40% dell’IVA (Detrazione) e il 20% di 18.075 euro dell’imponibile (Deduzione). Inoltre le auto aziendali sono soggette ad un ammortamento quinquennale (48 mesi per i leasing).
Ciò significa portare in deduzione 3.600 euro per anno fiscale.
Da nostri attenti calcoli su un’autovettura del valore di 48.000 euro + IVA, (l’importo medio speso nel 2022 per le auto di Partite IVA) l’impresa recupera mediamente solo l’11%, rimettendoci totalmente il restante 89%.
Conti alla mano, ben 52.120 euro sui complessivi 58.560 euro di costo totale.
Va leggermente meglio agli agenti di commercio che possono scaricare l’80% dell’imponibile su un massimo di 25.000 euro, quindi 20.000 euro.
Ciò significa che sul costo medio sopra indicato la perdita media è comunque sempre del 63% pari a 30.240 euro su 48.000.
LE SOLUZIONI PER LE AUTO AZIENDALI
E’ per questo che sin dalla notte dei tempi le imprese e più in generale tutte le Partite IVA hanno cercato disperatamente soluzioni alternative per poter evitare questa ecatombe finanziaria.
Già a fine anni 70 prese piede la trasformazione da autovettura M1 ad autocarro N1 e da fine anni 90 la trasformazione da autovettura M1 in Autoveicolo uso speciale Businesscar.it N1. Nel 2006 l’Ufficio delle Entrate ha deciso di mettere un limite alle trasformazioni in autocarro N1 con quello che noi chiamiamo “il tappo 180”.
Questo limite, che scaturisce dal rapporto Potenza (in kW) e portata (in Ton) dell’autoveicolo di categoria N1, vale per gli autocarri con carrozzeria chiusa (non rientrano per esempio gli autocarri del tipo pick up).
Anche gli autoveicoli uso speciale Businesscar.it N1 non sono soggetti a questa limitazione.
La regola è quindi che tutti gli autoveicoli N1 under 180 possono essere omologati sia come autocarri che come autoveicoli ad uso speciale ed essere fiscalmente totalmente deducibili per inerenza, mentre per gli autoveicoli N1 over 180 solo quelli nella versione uso speciale Businesscar.it mantengono questa totale deducibilità.
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ALTRE SOLUZIONI CHE IL MERCATO PROPONE PER ACQUISIRE UNA MACCHINA AZIENDALE
Ci sono altre formule di approvvigionamento molto utilizzate dalle aziende rispetto all’acquisto e sono il leasing ed il noleggio a lungo termine. Sostanzialmente si assomigliano e sono in buona sostanza dei noleggi veri e propri “tutto compreso“: le auto in questione appartengono ad una società di leasing che le affitta per un determinato periodo di tempo, attraverso la stipula di un contratto. Nel leasing, che ha una durata pari o superiore ai 48 mesi, non sono sempre compresi i costi di manutenzione, che variano a seconda del contratto sottoscritto; restano quasi sempre compresi assicurazione e bollo. Il noleggio a lungo termine invece ha una durata che va dai 24 mesi ai 60 mesi e, di solito, prevede ogni sorta di spesa possibile inclusa, manutenzione, assicurazione, bollo, gomme etc.; in pratica, si deve solo pagare il canone ed il carburante.
Anche a queste soluzioni si applica l’articolo 164 del TUIR già sopra citato per le tipologie di autoveicoli per uso aziendale.
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15/12/23
BUSINESSCAR.IT