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A ottobre 2023, la quota di mercato delle auto elettriche in Unione Europea è stata del 14,2%. In particolare, le immatricolazioni sono aumentate, rispetto al 2022, del 36,3% (121.808 unità). Negli ultimi mesi, però, la domanda dei modelli BEV è calata e diverse case automobilistiche hanno evidenziato questo aspetto. Non possiamo non menzionare, al riguardo, Volkswagen che ha dovuto rivedere gli obiettivi e ridurre la produzione.
Il calo della domanda delle elettriche non dovrebbe pregiudicare gli investimenti delle case automobilistiche europee, a differenza di quanto sta succedendo negli Stati Uniti. Questo, almeno, è quanto riporta Automotive News Europe che menziona alcuni rapporti di analisti di aziende come Fitch e UBS.
GLI INVESTIMENTI NON DOVREBBERO CAMBIARE
Gli analisti spiegano che il raffreddamento della domanda di auto elettriche è dipeso da più fattori tra cui gli alti tassi d’interesse e i problemi dell’economia. A causa di queste problematiche, le case automobilistiche e gli analisti prevedono una crescita più debole dei veicoli elettrici e breve termine in Europa. Questo scenario, però, non dovrebbe andare a penalizzare gli investimenti dei costruttori europei nel settore delle auto elettriche.
Secondo gli analisti di UBS, la crescita dei veicoli elettrici in Europa rallenterà del 15% nel 2024 rispetto ai numeri del 2023. Si tratta di un dato ben differente rispetto alle previsioni. Questa tendenza, però, è già evidente oggi visti gli allarmi lanciati da alcune case automobilistiche. Per esempio, ad ottobre, il responsabile finanziario del Gruppo Volkswagen, Arno Antlitz, aveva rivelato che in Europa gli ordini di auto elettriche del Gruppo erano calati sensibilmente.
Negli Stati Uniti, il raffreddamento della domanda di auto elettriche ha portato General Motors e Ford a rivedere i loro piani. Tuttavia, Fitch non si aspetta che gli investimenti europei seguano lo stesso schema. Ci sono ancora molti investimenti indirizzati verso i veicoli elettrici in Europa, e questo rimane l’obiettivo finale per i produttori anche se vediamo un rallentamento della domanda.
Un segnale positivo arriva da Renault che ha dato vita alla divisione Ampere dedicata esclusivamente alle auto elettriche. Inoltre, gli investimenti negli impianti delle batterie e nelle auto elettriche stanno continuando ad andare avanti visto che le case automobilistiche prevedono una crescita a lungo termine nel settore, trainata, in parte, dalla legislazione.
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Come ben sappiamo, le normative europee prevedono lo stop alla vendita delle nuove auto endotermiche dal 2035 (rimane solo la deroga per le auto alimentate con i carburanti sintetici). Successivamente, tutte le nuove auto vendute dovranno essere ad emissioni zero. A spingere gli investimenti nei veicoli elettrici in Europa anche gli incentivi offerti nell’ambito del Green Deal europeo. Pensiamo, per esempio, ai 659 milioni di euro destinati alla francese Verkor per un impianto dedicato alle batterie a Dunkerque, in Francia.
Le case automobilistiche si aspettano che l’UE rafforzi il Green Deal per competere meglio con il pacchetto di incentivi previsto dall’Inflation Reduction Act (IRA). In sostanza, si pensa che lo stop alla vendita delle nuove auto endotermiche e le agevolazioni promesse dall’Unione Europea, spingano le case automobilistiche a continuare gli investimenti sulle auto elettriche in Europa.
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28/11/23
HDMOTORI.it
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