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L’ultimo trimestre non è stato positivo per le aziende che producono auto elettriche, a cominciare da Ford, Mercedes e GM. Se da una parte le vetture green stanno crescendo sempre di più, il prodotto non è ancora profittevole per chi le costruisce visto che i numeri non sono ancora neanche lontanamente paragonabili a quelli delle auto termiche.
Fra le grandi case automobilistiche che si trovano in questa situazione anche Volkswagen, che nonostante un +45% nelle auto elettriche si è detta non soddisfatta della domanda per i suoi veicoli a zero emissioni.
E vanno lette in tale ottica le ultime dichiarazioni del CEO del marchio, Oliver Blume, che ha spiegato che per il momento non sono previste nuove “gigafabbriche” per la realizzazione di batterie oltre a quelle di Salzgitter in Germania e a Valencia, in Spagna.
“Sulla base delle condizioni di mercato – ha detto – inclusa la lenta crescita del mercato dei veicoli elettrici in Europa, non vi è alcuna logica commerciale nell’investire su ulteriori sedi per il momento”, parole riportate dall’agenzia Reuters.
In seguito è giunto anche un comunicato di Skoda che ha ufficializzato la situazione, e aspetto da non sottovalutare. Skoda fa parte del VW Group ed è un’azienda originaria della Repubblica Ceca, possibile sede della terza gigafactory europea.
Nei piani di Volkswagen vi sono ben 6 aziende per la costruzione di batterie e al momento ne sono state realizzate due, mentre la terza è stata di fatto “bloccata”. In ogni caso Oliver Blume parla specificatamente di mercato del Vecchio Continente, di conseguenza non è da escludere che si possano realizzare altre aziende al di fuori del territorio europeo, a cominciare dal Canada, progetto già in corso.
Vedremo cosa accadrà in attesa di notizie più certe e con la speranza che il mercato delle auto elettriche possa registrare quel definitivo salto di qualità che le aziende del settore attendono con ansia.
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3/11/23