Il CEO del marchio della Stella Ola Kallenius racconta come sarà il futuro dell’azienda, parlando anche della minaccia cinese in Europa
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Anche Mercedes-Benz è convinta che il futuro della mobilità debba essere elettrico, motivo per il quale il processo di ampliamento della gamma di modelli a batteria della casa automobilistica della Stella non accenna a rallentare. Ed è lo stesso motivo per cui l’azienda sta continuando a investire miliardi di euro a due cifre in nuove generazioni di veicoli elettrici e in nuove tecnologie, come ammesso dallo stesso CEO del marchio tedesco, Ola Kallenius.
Viaggio verso l’elettrico
“La destinazione verso cui stiamo viaggiando è la mobilità a emissioni zero, e noi come Mercedes-Benz abbiamo molto chiaro dove stiamo andando con la strategia di decarbonizzazione Ambition 2039. Dieci anni prima degli obiettivi del 2050 fissati dall’accordo sul clima di Parigi vogliamo essere in grado di decarbonizzare l’intera catena del valore: fornitori, operazioni, gamma e prodotto in uso – ha spiegato Kallenius ai microfoni di Autocar, definendo il viaggio verso l’elettrificazione totale come una maratona e non uno sprint – Nel prossimo decennio dovremo avere una buona dose di flessibilità tattica per quanto riguarda i veicoli ICE elettrificati ad alta tecnologia, gli stessi che offriamo anche noi: siamo in un’ottima posizione da questo punto di vista poiché i nostri impianti di assemblaggio sono flessibili. Ma attenzione: chiarezza strategica, flessibilità tecnica“.
La Cina non spaventa
Il numero uno del marchio della Stella si è poi concentrato sui rivali di Mercedes-Benz nel segmento dei veicoli elettrici, tra cui le case automobilistiche cinesi che negli ultimi anni hanno accelerato l’attacco al continente europeo: “In una trasformazione tecnologica e industriale così grande è naturale che nuovi operatori entrino nel mercato. C’è da aspettarselo, da qualsiasi parte provengano: Occidente, Oriente, Europa. Negli ultimi decenni abbiamo assistito a molti ingressi nei mercati europei e USA, basta pensare ai giapponesi negli anni ’80 e ’90, o successivamente ai coreani, quindi è normale che anche i cinesi ora vogliano andare all’estero”.
La qualità non ha rivali
Più concorrenza non si traduce obbligatoriamente in maggiori difficoltà di vendita. Anche perchè, e di questo Kallenius ne è convinto, sotto alcuni aspetti i modelli a batteria offerti da Mercedes-Benz non hanno rivali. “Nessuna azienda ha un pedigree di sicurezza più lungo e accurato di Mercedes. Facciamo tutta una serie di test che nessun altro fa: facciamo schiantare i nostri veicoli e poi quelli offerti dalla nostra concorrenza, così che possiamo avere un’idea di cosa funziona e cosa no. E poi come vanno le nostre auto e come si guidano: i designer passano ore per rendere ogni modello esteticamente perfetto, dove alcuni vedono una presa d’aria noi vediamo un gioiello. Tutte quelle cose che rendono un’auto una Mercedes-Benz a tutti gli effetti vengono prima di tutto”.
E-fuels, futuro in bilico
Kallenius si è poi concentrato su un tema di grande dibattito allo stato attuale delle cose: quello degli e-fuels. “Vedo i veicoli elettrici a batteria come quelli che si stanno espandendo maggiormente sul lato delle nuove auto – ha spiegato – Sulla strada verso la vendita di veicoli al 100% a zero emissioni, ci sarà ancora un parco auto compreso tra 1,5 e 2 miliardi di veicoli ICE esistenti. Se si vuole ridurre l’impatto di questi veicoli, gli e-fuels possono avere senso. Anche se, dati alla mano, l’efficienza di un veicolo elettrico è superiore del 70% rispetto a quella di uno alimentato da e-fuel. Per rendere questi combustibili davvero circolari è necessario eliminare dall’atmosfera milioni e milioni di tonnellate di CO2. Non è un compito facile, e nemmeno economico. Penso poi che bisognerà attendere il 2030 prima che questo venga industrializzato. Mentre l’elettrificazione sta accadendo adesso”.
Guida autonoma, che sviluppi
Chiosa finale sulla guida autonoma, tecnologia su cui Mercedes-Benz è da sempre impegnata e su cui ripone grandi ambizioni: “Abbiamo sistemi super-sofisticati di livello due o più che stanno migliorando sempre di più, per quanto sia chiaro che è sempre il conducente ad essere il primo responsabile. Ma vedo sviluppi interessanti da questo punto di vista. Siamo il primo produttore a compiere piccoli passi verso una guida autonoma, dove in realtà è il computer a guidare. È un grande salto per noi. Abbiamo introdotto l’Highway Drive Pilot in Germania e ora negli Stati Uniti nella Classe S ed EQS, la nostra idea è quello di continuare ad aumentare la sua diffusione e il suo raggio d’azione. Ad oggi funziona solo a velocità inferiori, ma nel traffico puoi utilizzarlo e intanto leggere i tuoi messaggi WhatsApp o fare qualunque cosa tu voglia”.
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28/9/23
FormulaPassion.it