Comprare un’auto usata espone chiaramente a dei rischi, non sempre è facile capire infatti le reali condizioni del veicolo: vediamo come negoziare il miglior prezzo
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Il mercato delle auto usate oggi è in continua crescita. Come abbiamo visto di recente, gli acquisti di auto usate da parte degli italiani continuano a crescere, così come il divario con le vendite di auto nuove aumenta in modo significativo.
Questo dato emerge chiaramente dall’analisi del mercato italiano nel corso del primo semestre del 2023. Per tenere bassi i costi, inoltre, gli automobilisti continuano a guardare con interesse alle auto con più di 10 anni di età. Una problematica non indifferente.
Questa categoria rappresenta infatti circa la metà delle transizioni di auto usate in Italia. Nel frattempo, si registra un calo del rapporto tra radiazioni e nuove immatricolazioni, che fa aumentare il numero di auto inquinanti all’interno del parco circolante, allontanando l’obiettivo di rendere più sostenibile il settore. Una contraddizione, se pensiamo alle nuove regole e norme comunitarie che mirano a eliminare totalmente i motori a combustione a partire dal 2035. Termine, per altro, che molto probabilmente verrà rimandato, come gli attori del mercato richiedono.
Ma facciamo un passo indietro e cerchiamo di capire, grazie a carVertical, quanto conoscere il passato di un’auto possa contribuire a ridurre il suo prezzo fino a un quinto.
I rischi di comprare un’auto usata
L’acquisto di un’auto usata espone chi compra ad alcuni rischi, è inevitabile. Molto spesso è difficile determinare se il veicolo sia davvero in buone condizioni. Tuttavia, conoscendo qualche informazione sulle auto e consultando i registri dello storico del veicolo, è possibile negoziare un prezzo migliore. La visura al PRA consente di verificare importanti informazioni su un veicolo, oltre ad accertare che sia libero da ipoteche o fermo amministrativo.
Secondo gli esperti di carVertical, anche se la negoziazione è una vera e propria arte, è possibile ridurre il prezzo di un’auto fino a un quinto del suo valore. Nel loro studio dei dati riguardanti il settore automobilistico, gli stessi hanno deciso di condividere dei consigli per migliorare la comunicazione con i venditori e gestire la negoziazione per l’acquisto di un’auto usata nel migliore dei modi. Vediamo i punti salienti.
I punti deboli dell’auto
Come è noto, ogni veicolo ha dei punti deboli precisi, e nel momento dell’acquisto è sempre bene conoscerli in anticipo. Per questo motivo è importante leggere online le recensioni dell’auto che si desidera comprare: è una strategia consigliata dagli esperti di carVertical, che può aiutare a comprendere i possibili problemi e i punti deboli del veicolo.
Un altro consiglio è quello di non rivelare al venditore l’entusiasmo nei confronti dell’automobile. In caso contrario, potrebbe infatti essere difficile negoziare con lui in un secondo momento. Bisogna essere piuttosto schivi, prima di avere tutte le informazioni a disposizione.
È importante infatti tenere presente che anche il veicolo usato migliore potrebbe presentare dei difetti, questo è inevitabile e spesso non si sa di certo al primo sguardo. Tra i difetti più comuni potrebbero esserci l’elettronica difettosa, la corrosione, l’eccessiva usura delle gomme, perdite di liquidi, graffi e ammaccature, tutte peculiarità che possono rivelarsi facili da notare sia per i professionisti che per gli automobilisti meno esperti.
Per questo il consiglio è quello di ispezionare con attenzione l’esterno e l’interno di un’auto, e poi eseguire un test drive, che rivelerà più informazioni sul mezzo usato di qualsiasi altra soluzione. È importante mettersi alla guida dell’auto usata che siete intenzionati a comprare per testarla su differenti terreni e a diverse velocità. Il consiglio è quello di provare inoltre tutte le marce, per verificare che il veicolo sia in grado di funzionare correttamente in ogni situazione. È importante anche riuscire a discutere dei problemi più piccoli con il venditore, in quanto contribuiscono a negoziare il prezzo di vendita.
Come avere la meglio nella trattativa
Conoscere lo storico del veicolo, secondo gli esperti di carVertical, può aiutare ad avere la meglio nella trattativa. Il venditore ha in possesso sempre più informazioni dell’auto usata rispetto all’acquirente. Ed è chiaramente uno squilibrio che gli concede un vantaggio nella trattativa, a meno che chi compra non sia disposto a indagare più a fondo nel passato dell’auto.
La verifica dello storico di un veicolo online può infatti fornire i dati riguardanti frodi sul chilometraggio, danni nascosti, modifiche al libretto, stato di manutenzione e altre informazioni utili.
Matas Buzelis, esperto del settore automobilistico e responsabile della comunicazione di carVertical, ha spiegato: “Se l’acquirente dovesse scoprire qualche precedente spiacevole o la prova di un incidente, questo potrebbe rendere più facile la trattativa. Controllare lo storico di un veicolo usato è un passo essenziale e ometterlo può portare a pagare eccessivamente per un veicolo in cattive condizioni”.
Il 15,2% di tutte le auto controllate su carVertical presentava un chilometraggio alterato, mentre più della metà (52,3%) riportava dei danni. Ciò dimostra che le possibilità di ottenere un’auto con un chilometraggio alterato o con riparazioni economiche sono relativamente alte.
La negoziazione con i concessionari
Negoziare con i venditori privati è sicuramente più semplice rispetto a farlo con i concessionari. Dal momento che le aziende che commerciano auto ispezionano le vetture stesse prima di venderle, queste conoscono il valore di un determinato modello e possono rifiutarsi di abbassare il prezzo in maniera significativa. Ma in ogni caso, questo non significa che l’utente non abbia la possibilità di negoziare anche con loro.
Matas Buzelis ha spiegato: “Purtroppo, non esiste uno sconto generico che si applichi a tutte le auto usate. Se un veicolo ha un prezzo ragionevole, ottenere una riduzione del prezzo potrebbe essere quasi impossibile. Tuttavia, a seconda delle condizioni dell’auto e del prezzo di partenza, è possibile ridurre il costo fino al 20%”.
C’è da dire una cosa importantissima per l’utente: anche nel caso in cui il venditore accetti di abbassare il prezzo, ci sono auto che è comunque meglio non comprare. È fondamentale che l’acquirente interessato a un’auto usata pensi a lungo termine e sia in grado di valutare i potenziali costi di manutenzione e il valore effettivo del veicolo dopo alcuni anni. Basta pensare che nessuno al mondo vuole comprare una macchina senza valore e che un giorno non riuscirà mai a vendere. È importante quindi fare attenzione.
La difficile situazione del parco auto italiano
Le vetture con più di 10 anni diventano sempre più protagoniste del mercato dell’usato nel nostro Paese. In passato, infatti, gli automobilisti che si rivolgevano all’usato puntavano principalmente su auto con meno di 10 anni che, nel 2010, rappresentavano il 75% del mercato. Il settore è cambiato notevolmente.
I dati confermano l’interesse degli automobilisti italiani verso l’acquisto di auto con qualche anno in più, soprattutto per ridurre la spesa. Questa tendenza, però, ha una conseguenza: le auto usate pesano sull’ambiente e allontanano il raggiungimento dei target di sostenibilità del settore.
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