La sicurezza stradale dei ciclisti è un aspetto sempre più importante che non può più essere trascurato. Secondo i dati dell’Osservatorio Ciclisti di Asaps, dal primo gennaio a oggi sono morti 41 ciclisti (35 uomini e 6 donne) sulle strade italiane, per non essere stati visti circolare sulle loro biciclette.
La regione più colpita da incidenti stradali con ciclisti deceduti è stata fino ad oggi la Lombardia con 12 morti, seguita dal Lazio con 6, l’Emilia-Romagna con 4 e la Toscana e il Veneto, ognuna con 3. Si tratta comunque di dati parziali, in quanto non viene tenuto conto dei feriti gravi che non ce la fanno in ospedale.
Sicurezza stradale: le piste ciclabili servono o no?
Le ciclabili urbane sono un tema che fa discutere e che coinvolge tutti gli utenti della strada.
Uno studio condotto dalla Monash University in Australia, dimostra che se non adeguatamente delimitate, anche le piste ciclabili possono essere uno spazio in cui i ciclisti rischiano la propria incolumità. Si tratta di uno studio osservativo condotto su 60 ciclisti, sulle cui biciclette sono stati montati appositi strumenti che hanno registrato le distanze a cui venivano sorpassati dai veicoli a motore.
In base alle misurazioni effettuate, su 18.527 sorpassi registrati, uno ogni 17 è stato inferiore a 100 cm e nelle strade con un limite di velocità superiore a 60 km/h un sorpasso su 3 è stato inferiore a 150 cm.
“I nostri risultati – spiega Ben Beck, autore principale dello studio – dimostrano che una singola striscia di vernice bianca non fornisce uno spazio sicuro per le persone che vanno in bici, servono barriere fisiche. E questi passaggi ravvicinati alle bici che viaggiano sulle ciclabili rende le persone insicure e tende a diminuire ovviamente le persone che vogliono lasciare l’auto in favore delle due ruote“.
Le piste ciclabili dotate di un elemento di separazione dal traffico sono le più sicure per i ciclisti. A dirlo è uno studio condotto dall’Università del Colorado e del New Mexico, secondo il quale le città che costruiscono piste ciclabili protette finiscono per aumentare la sicurezza stradale di tutti gli utenti. Stando alla ricerca, un ciclismo urbano ben organizzato ha un effetto positivo sul traffico: comporta il 44% in meno di morti e il 50% in meno di lesioni gravi rispetto alla media. Inoltre, secondo una ricerca pubblicata dalla rivista Preventive Medicine e condotta da ISGlobal, se si incrementassero del 25% le piste ciclabili urbane in Europa, ci sarebbero diecimila decessi in meno ogni anno.
Angolo cieco dei veicoli: un problema da conoscere meglio
Per i pedoni e i ciclisti, l’angolo cieco dei veicoli rappresenta un grande pericolo. Per “angolo cieco” si intende una zona inaccessibile (nascosta) al campo visivo del conducente di un veicolo. Si tratta di una zona che non è coperta né dal campo dei retrovisori, né dalla vista del conducente. Gli incidenti si verificano soprattutto al momento del cambio di direzione (incrocio, manovra di preselezione o di sorpasso). Il pericolo è particolarmente elevato in presenza di veicoli di grandi dimensioni, dato che, in caso d’incidente, le conseguenze spesso sono letali.
Una soluzione a questo problema è costituita dal sensore dell’angolo cieco, che si basa su una videocamera o un radar che tiene sotto controllo quello che il guidatore non riesce a vedere nell’area laterale retrostante al proprio veicolo. Se si cambia direzione e c’è un potenziale pericolo di collisione, il sistema può mostrare un allarme visivo (spesso sullo specchietto), fare partire un allarme sonoro oppure innescare una vibrazione sullo sterzo.
A Milano una nuova iniziativa per la sicurezza stradale di ciclisti e pedoni
In risposta agli incidenti mortali a danno di ciclisti e pedoni che, negli ultimi mesi, si sono intensificati nelle strade cittadine, è arrivata una nuova iniziativa al fine di ridurre il tasso di incidenti nella città di Milano. Il Consiglio Comunale del capoluogo lombardo ha infatti approvato nei giorni scorsi un ordine del giorno che vuole vietare la circolazione, all’interno dell’Area B della città, di tutti i veicoli industriali sprovvisti di sensori che rilevano la presenza di veicoli o pedoni nell’angolo cieco, a partire da luglio 2024. Il divieto non si applicherebbe dalle 22 alle 6.
“Il Comune farà tutto ciò che è possibile, che ci è concesso e anche di più per garantire la sicurezza a pedoni e ciclisti in questa città – ha affermato l’assessora alla Mobilità del Comune di Milano, Arianna Censi -. Ogni supporto in termini di strumenti tecnologici che possa aiutare è nelle nostre intenzioni e in quelle del sindaco“.
.
16/05/2023
fonte: BuoneNotizie.it (G.De Giacinto)