Guidare auto da remoto è già una realtà. Cosi come avviene per i droni militari, dove operatori controllano i velivoli a migliaia di chilometri di distanza, comodamente da un ufficio, lo stesso avviene anche per i veicoli a quattro ruote.
Oltre al sistema di robotaxi Cruise GM, i taxi a guida autonoma, in Gran Bretagna esiste un’azienda che si chiama Imperium Drive, che a sua volta è proprietaria di Fetch, società che gestisce appunto veicoli telecomandati a Milton Keynes.
Koosha Kovah, co-fondatore dell’azienda, ha spiegato: “La Law Commission ha dimostrato a chiunque si chiedesse se ciò sarà vietato, che non lo sarà, ma sarà regolamentato”. La vettura viene controllata a distanza da un teleoperatore che tramite un volante molto simile a quelli usati per videogiocare, guida appunto l’auto attraverso una serie di schermi.
La connessione avviene tramite reti cellulari e le auto sono dotate di numerose telecamere per monitorare la strada. Il servizio offerto è una sorta di taxi: l’auto viene mandata a prendere il cliente senza il conducente, e ciò abbatte ovviamente i costi.
In Germania abbiamo invece Vay, con sede a Berlino, che promuove quello che la stessa chiama “teleguida” e che ha ottenuto il permesso di far circolare le proprie vetture ad Amburgo, prima volta assoluto in Europa.
Ma cosa accade se si perde il segnale? Le due aziende sopracitate utilizzano reti mobile ridondanti di modo che se il segnale non fosse disponibile in una rete, viene preso da un’altra e via discorrendo. C’è poi la questione, non da poco, della latenza: nel caso in cui ciò si verifichi Fetch e Vay attivando la “manovra a rischio minimo”, l’auto si ferma in maniera autonoma, in attesa che la connessione torni alla perfezione, inoltre i conducenti da remoto imparano a guidare con una latenza di 50-100 millisecondi.
In merito a eventuali problemi di sicurezza, un portavoce di Vay ha spiegato: “Siamo stati valutati da un’agenzia di certificazione tedesca TÜV SÜD con l’ISO/SAE 21434, il nuovo standard per la sicurezza informatica nell’industria automobilistica, e abbiamo ricevuto un’approvazione positiva”.
Attualmente sono 5 le auto utilizzate da Fetch, ma l’obiettivo è di arrivare ad un parco di 50 auto entro la fine dell’anno. Ovviamente bisognerà capire se ciò sarà fattibile, ma il rapporto della Law Commission deve essere visto come un importante passo in avanti in tal senso.
La tecnologia sta facendo passi da gigante nel mondo dell’automotive, e a riguardo va sottolineato il brevetto su cui sta lavorando Ford che permette all’auto di ritornare in concessionario se il proprietario non dovesse pagare le rate.
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20/04/2023
fonte: everyeye.it (da: AUTOCAR)