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I dati del mercato europeo sono più che positivi, l’industria dell’auto riprende a crescere e con essa anche le vendite di veicoli elettrici, in particolare a batteria. L’Italia ha registrato l’aumento più significativo, dopo la Spagna, ma ora bisogna rendere la ripresa strutturale, a partire dall’elettrico
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Riparte l’industria UE dell’auto?
Per qualche anno in Europa (e non solo) si è pensato al peggio per l’industria dell’automobile. La pandemia da Covid-19 aveva fermato il mercato, nessuno più comprava. Poi è arrivata la carica delle auto elettriche e, anche grazie ad incentivi e politiche nazionali tese ad agevolare gli acquisti, il settore ha ritrovato vendite ed entusiasmo.
Il rincaro delle materie prime, soprattutto energetiche, l’inflazione e i problemi di approvvigionamento di materiali e componenti, hanno poi decretato un secondo break, forse inatteso, che ha disorientato sia i consumatori, sia le case automobilistiche.
Da gennaio 2023 il mercato dell’auto ha ripreso a correre e speriamo che questa sia la volta buona. La ripresa è necessaria in quest’industria così importate per l’economia europea, anche per accelerare la transizione elettrica del settore e ai carburanti alternativi come l’idrogeno che saranno centrali (anche se al momento marginali) per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione per il settore auto.
Marzo fa ben sperare per il prossimo trimestre
Secondo i nuovi dati Acea, in tutti i mercati dell’Unione europea si è registrato un aumento del numero di nuove immatricolazioni di autovetture, superando un milione di unità (1.087.939), con una crescita diffusa a doppia cifra su base annua, come la Spagna (+66,1%) e l’Italia (+40,8%).
A marzo 2023 si sono registrati aumenti significativi delle vendite di nuove auto a benzina (+29,9%) e una ripresa seppur debole di quelle di nuove auto diesel (+11,8%).
L’Italia ha segnato il balzo in avanti più sostanzioso, dopo la Spagna, anche nel cumulato del primo trimestre 2023, con un +26,2%, precedendo di molto Francia e Germania (rispettivamente con +15,2% e +6,5%).
Il ritorno delle auto elettriche
Dopo un secondo semestre del 2022 non proprio positivo, anzi, in alcuni casi piuttosto deludente, le vendite di veicoli elettrici ibridi, plug-in e a batteria, son tornate a correre in maniera evidente.
Le nuove immatricolazioni di auto a batteria hanno registrato un massiccio aumento del 58% a 151.573 unità vendute nel mese di marzo 2023, per una quota di mercato che raggiunge ora il 14% (+2,5% su base annua). Una crescita omogenea, che ha visto in Olanda uno straordinario +136%.
Stesso trend per le nuove immatricolazioni di veicoli elettrici ibridi, che hanno segnato un +38% a marzo 2023, con 264.694 unità vendute, guidate dalla Spagna (+75,3%) e dall’Italia (+47,8%).
Le auto ibride raggiungono una quota del 24,3% sul totale del mercato auto europeo, in crescita dell’1,6% su base annua.
Non brilla invece il mercato delle auto ibride a spina (Plug-In), che comunque vedono tornare il segno positivo dopo qualche mese di forte incertezza. A marzo 2023 le nuove immatricolazioni aumentano del 4,3%, grazie ai dati molto positivi di Spagna (+80%), Francia (+34,5%) e Italia (+23%).
Italia in pole position?
A marzo c’è stato un significativo passo in avanti nella vendita di nuove auto in Italia. Secondo dati dell’Unrae, le 168.294 auto immatricolate segnano una crescita del 40,8%, “imputabile a un miglioramento della situazione delle supply chain globali, anche se si confronta con una perdita di circa il 30% del marzo 2022, quando le immatricolazioni, inficiate dall’attesa degli incentivi, furono solo 119.548 unità. Il buon andamento di questo mese porta la crescita del primo trimestre al 26,2% con 427.019 immatricolazioni rispetto alle 338.316 del gennaio-marzo 2022 (-20,6% sulle 538.060 del primo trimestre 2019)”.
Si conferma quindi il dato europeo dell’Acea, che vede l’Italia subito dopo la Spagna per risultati positivi, in alcuni casi anche contendendole il primato. Ma come andare avanti ora? È probabile che questo sia il momento giusto per dare una spinta decisiva alla mobilità elettrica come fattore chiave per decarbonizzare la mobilità e per strutturare la ripresa dell’industria dell’auto.
Governare l’elettrico per tornare a crescere
“Sulla transizione energetica del settore – ha affermato il Presidente dell’Unrae, Michele Crisci – pensiamo che ci sia bisogno di chiarezza e che ritardi, indecisioni e messaggi allarmistici non aiutino gli investimenti delle imprese e i consumatori a fare le loro scelte nel percorso avviato. La riduzione delle emissioni è una precisa indicazione europea e la transizione energetica è un dovere sociale, oltre che una imperdibile opportunità economica verso un grande progresso tecnologico sostenibile”.
“Ora c’è bisogno di lavorare in modo coordinato, con una strategia pragmatica, per raggiungere gli obiettivi di un processo che è già in atto e va governato: l’industria automobilistica è pronta a fare la sua parte e a supportare le istituzioni per raggiungere l’obiettivo delle zero emissioni al 2035; ma nel frattempo continua a diventare sempre più ampio il gap che ci separa dagli altri Major Markets europei in termini di diffusione di auto con la spina e, se non ci impegniamo a recuperare velocemente, la nostra industria rischia moltissimo e il nostro mercato il declassamento”, ha aggiunto Crisci.
Riprendono le vendite delle auto a batteria
La ripresa certificata lo scorso mese sembra quindi continuare e in particolare si conferma la buona salute dell’elettrico.
Nel nostro Paese a marzo 2023 sono state vendute 8.195 nuove auto elettriche a batteria, in aumento su base annua dell’80%, per il 4,8% del mercato nazionale. Nel cumulato gennaio-marzo 2023 le vendite hanno raggiunto le 16.455 unità, per il 3,8% del mercato nazionale.
Nello stesso periodo le nuove immatricolazioni di auto elettriche ibride sono cresciute del 48% a 58.673 unità, il 34,5% del mercato nazionale. Il dato del primo trimestre dell’anno è un cumulato di 154.735 nuove immatricolazioni, per il 35,8% del mercato nazionale.
In crescita, ma debole, anche il segmento delle auto ibride plug-in, che con 7.337 nuove immatricolazioni, raggiungono una quota di mercato a marzo del 4,4% (più bassa del 5,1% di marzo 2022.
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19/04/2023
fonte: key4biz