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Immettono nell’aria la stessa quantità di CO2 che hanno usato per essere prodotti, e per questo sono considerati carbon neutral: sono gli e-fuel, i carburanti sintetici con cui la Germania, l’Italia e il Giappone vorrebbero salvare l’auto tradizionale
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Si chiamano e-fuel, o e-carburanti, o ancora carburanti sintetici alcuni tipi di alimentazione per le automobili considerati più puliti e, secondo alcuni (tra cui Porsche, che ha spinto per rimandare la discussione definitiva sul fit for 55) considerati fondamentali per “salvare” le motorizzazioni endotermiche e non focalizzarsi sull’elettrico.
I carburanti sintetici, infatti, sono “decarbonizzati” perché la loro combustione non comporta un aumento della CO2 in atmosfera, in quanto emetterebbero la stessa quantità rimossa per la loro produzione, dando vita a un processo circolare.
COSA SONO GLI E-FUEL E CHI LI PRODUCE
La strada per gli e-fuel non è nuova, e da diversi anni molti operatori si impegnano per il loro sviluppo. Non vanno confusi con i biocarburanti, come l’ultimo presentato da Eni, i quali invece derivano da olii esausti, altri tipi di rifiuti o anche ortaggi come il mais.
Comunque, gli e-fuel (Electrofuel) sono sia liquidi che gassosi, hanno origine sintetica che parte dall’estrazione di idrogeno. Sfruttando l’elettrolisi, l’acqua viene scomposta dagli altri elementi costitutivi sfruttando energia elettrica rinnovabile e, in un secondo processo, l’idrogeno si combina con la CO2 dell’aeria per dare vita a un vettore di energia liquida, appunto l’e-fuel.
Dato che l’energia elettrica impiegata proviene da eolico, solare o geotermico, la produzione di questo carburante ha basse emissioni di gas serra, minori sia all’estrazione e alla raffinazione del petrolio, sia alla produzione delle batterie, sia anche allo stoccaggio dell’idrogeno. Altro vantaggio, gli e-fuel sono compatibili con i tradizionali motori endotermici, e per questo non richiedono la modifica degli impianti o delle infrastrutture di distribuzione.
I COSTI
Al pari dell’idrogeno (che abbiamo anche guidato), al momento sono i costi di produzione il vero ostacolo alla diffusione di questi carburanti, perché i processi citati sono ancora complessi e dispendiosi. Il prezzo al litro di un e-fuel è di ben 10 €, ma si stima che lo sviluppo e la diffusione soprattutto nell’aviazione possa farlo scendere a 2 , parificandolo con la benzina attuale.

La EFuel Alliance, stakeholder dedicata alla produzione industriale di carburanti sintetici, ha però previsto che la realizzazione degli e-fuel in massa possa cominciare nel 2025, anno in cui si stima che i prezzi scendano anche tra 1,61 e 1,99 euro, mentre entro il 2050, quando si punta a sostituire interamente i carburanti tradizionali, potrebbero scendere tra 0,70 e 1,33 euro al litro.
…CONTINUA:
17/03/2023, FLEET Magazine